Val di Paglia. Centrale geotermica alle Voltole: associazioni e amministratori contrari, uniti a tutela del territorio

Amiatanews: S. Quirico d’Orcia 18/11/2019
Lo scorso 14 novembre alcuni sindaci e associazioni si sono riuniti concordando un’azione comune contro il progetto Sorgenia che prevede la realizzazione di un impianto a media entalpia.
Avviato il prcedimento di VIA, sono 60 i giorni a disposizione per le osservazioni.

Comunicato stampa ripreso dalla Pagina Facebook Gruppo GEOTERMIA in VAL D’ORCIA NO alla Centrale di VOLTOLE
(https://www.facebook.com/groups/700539113317104/permalink/2546910902013240/)

Si è tenuto nel pomeriggio di giovedì 14 novembre u.s., nella sala incontri di Vald’O a San Quirco d’Orcia, un importante vertice tra Amministratori della Val d’Orcia e le Associazioni di tutela del territorio.
L’incontro è stato promosso dalla giovane associazione di Radicofani “Pyramid” e da Opera Val D’orcia. Presenti il sindaco di Radicofani Francesco Fabrizzi, il sindaco di Castiglione d’Orcia Claudio Galletti, il sindaco di San Quirico d’Orcia Danilo Maramai, il vicesindaco di Pienza Giampietro Colombini.
Per le associazioni, oltre agli organizzatori Pyramid e Opera Val D’Orcia, Italia Nostra Siena, che ha comunicato il sostegno all’iniziativa da parte di Italia Nostra nazionale, NO.GE.SI, Club UNESCO, Comitati dell’Amiata, Legambiente Circolo Terra e Pace, gruppo Monticchiello oltre a numerose altre associazioni del territorio che hanno comunicato la loro adesione.

Il vertice è stato finalizzato alla presa di coscienza e valutazione del progetto presentato in Regione Toscana dalla società Sorgenia, della centrale geotermica a ciclo binario a media entalpia che la società vorrebbe realizzare a breve in Val di Paglia, azienda già protagonista in Val d’Orcia con la Centrale a biomasse di Gallina,  chiusa fin dalla sua senesi e oggi posta all’asta (vedi foto).

L’area che occuperebbe la centrale, sarebbe pari a 11 campi da calcio e si posizionerebbe a 400 mt dall’ingresso del Parco Artistico Naturale della Val d’Orcia Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, sulla via Cassia (oggi maggiore asse di spostamento turistico nord sud in Italia), a fianco del fiume Paglia e a pochi km dai bacini idtotermalu di Bagni San Filippo, Bagno Vignoni e San Casciano dei Bagni.
Inoltre Voltole, dove dovrebbe essere ubicato l’insediamento geotermico industriale, è uno dei luoghi di maggiore interesse storico archeologico dell’area della via Francigena nel sud del senese. Infatti l’attuale Voltole (toponimo già fortemente indicativo della presenza della strada), come attesta la cospiqua letteratura in proposito, è l’importante stazio alto medievale denominato “Sce Petri in Paill” citata dall’Arcivescovo di Canterbury Sigetico nel 994 nel suo viaggio di ritorno da Roma. Il sito negli anni, anche se non indagato in modo sistematico, ha permesso il rinvenimento oltreché di permanenze alto medievali, anche di manufatti che lo identificano come un sicuro insediamento romano.

L’incontro di San Quirico ha ribadito da parte di tutti i soggetti presenti, istituzionali e non, non solo un nuovo metodo di lavoro coerente e condiviso tra attori del territorio, ma anche e soprattutto la necessità di opporsi a forme di alterazione sostanziale degli obiettivi e degli elementi valoriali che vedono oggi la Val d’orcia quale esempio in Italia di tutela del territorio, cura del paesaggio, sostegno ad eccellenze agro alimentari e all’agricoltura sostenibile e di qualità.
La consapevolezza da parte di amministratori e cittadini dei tempi stretti è chiara, la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) infatti prevede solo 60 giorni per le controdeduzioni e rilievi che i territori coinvolti possono presentare agli entri preposti ad esprimere il proprio parere di competenza.
Evidente è stata da parte di tutti la convinzione che verranno attivati tutti i canali necessari e opportuni a dimostrare in modo inequivocabile l’incongruenza di un tale insediamento di geotermia speculativa che, per quanto ricadente ai limiti del territorio comunale di Abbadia San Salvatore, andrebbe a compromettere irrimediabilmente l’idea di sviluppo sostenibile della Val d’Orcia e del sud del senese. Prossime iniziative vedranno il coinvolgimento degli operatori economici, delle aziende agricole, delle associazioni di categoria e delle comunità locali.

(fine comunicato stampa)


Intanto è stato avviato il procedimento di VIA (Valutazione Impatto Ambientale) relativo alla suddetta centrale geotermoelettrica di Sorgenia Le Cascinelle Srl. Sono 60 i giorni a disposizione per la presentazione delle osservazioni da parte di enti, associazioni e cittadini per poter esprimersi esprimere al progetto che, sotto l’aspetto dei confini, interessa prevalentemente il territorio comunale di Abbadia S. Salvatore e solo in piccola parte quello di Radicofani ma che va visto in una prospettiva più ampia viste le relative dimensioni in termini di superficie dell’area dove è prevista la realizzazione.

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