Val d'Orcia. Il "Pontaccio" sulla Francigena non è crollato

Il “Pontaccio” non è crollato, è vivo e vegeto San Quirico d’Orcia. Giorni fa era circolata una notizia che aveva gettato lo sconforto fra gli amanti delle passeggiate in campagna e fra tutti quelli che amano questo territorio, la sua storia, i segni dell’antichità. Il Pontaccio, si leggeva, è crollato. Il mitico ponte sull’antica Francigena, che aveva visto passare pellegrini, viandanti, papi e imperatori, quel ponte di grande poeticità in prossimità del Tuoma, ormai inarcato sul verde e sui fiori, piuttosto che sul torrente, quel ponte senza più strada, era franato, nell’indifferenza generale. Proprio come cascano i ponti, uno dopo l’altro in questa nostra Val d’Orcia. Ebbene, per l’antico ponte sulla Francigena le cose non stanno affatto così. Il Pontaccio, come il ponte viene chiamato dalla gente del posto,  è ancora lì, vivo e vegeto, a ricordare quel tratto di Francigena poco conosciuto, quasi a ostentare una solidità che i manufatti antichi avevano e che quelli più recenti non hanno più. Il Pontaccio infatti gode di discreta salute. Ma l’allarme destato dalla notizia, che poi si è rivelata priva di fondamento, è stato comunque utile. Se non altro per ricordare che quello che è un vero e proprio monumento legato alla viabilità medievale avrà bisogno di una maggiore attenzione da parte degli enti preposti alla vigilanza del territorio. L’antico manufatto si trova in proprietà privata ma sarà bene che ci si preoccupi della sua manutenzione e della sua integrità seriamente, il giorno prima che le cose accadano. Piuttosto che piangere sul latte versato il giorno dopo, come troppo spesso accade in Val d’Orcia. Fonti. Ugo Sani, assessore alla Cultura comune di San Quirico d’Orcia Articolo riportato sul Corriere di Siena – M. Baccheschi]]>

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