Siena e provincia. Desideri DG USL: "Il dovere di un'organizzazione che tenga conto dei bisogni delle singole realtà territoriali"

L’8 Marzo, l’incontro tra il Direttore Generale Usl Toscana Sud Est Enrico Desideri e la Conferenza dei sindaci della Zona Senese Fatto il punto sullo stato di salute, bisogni e investimenti per il futuro della zona socio-sanitaria Il futuro della zona: nuovi percorsi con l’Azienda ospedaliera, la riorganizzazione delle cure palliative già partita, la progettazione del “dopo di noi” e il progetto “Autismo adulti”. Non ultima, la riorganizzazione della centrale operativa del 118 attraverso la centrale unica Siena- Grosseto

“La conferenza di zona è alla base della programmazione dei servizio socio-sanitari e noi abbiamo il dovere di esprimere un’organizzazione che tenga conto dei bisogni delle singole realtà territoriali realizzando il più possibile omogenei i servizi”. Con queste parole, il direttore generale della Usl Toscana sud est, Enrico Desideri, ha aperto oggi pomeriggio la Conferenza dei sindaci della zona Senese, a Palazzo Berlinghieri a Siena. Argomento dell’incontro le informazioni sullo stato di salute, i bisogni assistenziali, le criticità e i punti di forza, nonché le linee strategiche future e gli investimenti necessari allo sviluppo dei servizi sanitari e socio-sanitari dei quindici comuni che costituiscono la Società della Salute Senese. Presente anche il direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera Universitara Senese, Silvia Briani, azienda che, oltre ad essere ospedale di riferimento per la zona, è in particolar modo il terzo livello per l’alta specializzazione rispetto a tutta la nuova Usl toscana Sud est. Tra tutti quelli illustrati ecco alcuni dati.
  • Nei comuni della zona Senese l’indice di natalità è alto e per il 20% dovuto alla nascita di bambini stranieri, in compenso la mortalità è in linea con gli indicatori di area vasta e l’indice di vecchiaia è alto, vale a dire si vive di più e meglio, in particolar modo le donne più degli uomini (81 contro 85 anni la speranz a di vita dalla nascita).
  • La prevalenza delle malattie croniche è bassa per il diabete, BPCO e ipertensione, in compenso fanno statistica le malattie cardiocircolatorie e le cardiopatie ischemiche.
  • Su queste malattie il lavoro dei medici di famiglia, che in questa zona si sono costituiti in quattro Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) ricomprendendo un vasto territorio tra i comuni, sta cominciando a dare risultati con la presa in carico secondo il modello di gestione delle patologie croniche (Chronic Care Model) che trasforma il paziente in un attore proattivo del proprio percorso assistenziale, in particolare proprio per le cardiopatie, i problemi circolatori, il diabete e la BPCO.
  E’ stato anche il momento per fare il punto sul futuro della Società della Salute. “Abbiamo fatto la scelta di passare da una Sds programmatoria a gestionale – ha affermato Anna Ferretti, che ha presenziato all’incontro- “ dandoci degli step, un cronoprogramma che, però, è possibile non sia rispettato, ma adeguato rispetto a quello previsto all’inizio, anche per lo slittamento della legge regionale di riforma e la definizione delle nuove zone distretto”. L’assise ha fatto il punto anche sui servizi sociali. Centro affidi e centro adozioni sono due belle realtà per la parte sociale, in particolar modo il secondo è di area vasta e vede coinvolte le realtà di Arezzo e Grosseto: per l’anno 2015 i contatti sono stati 130, i corsi eseguiti per 65 coppie delle tre province ben 10. Rispetto alle attività puramente sanitarie, i dati illustrati riportano che in area medica dell’Azienda ospedaliera, un cittadino su due ricoverato è della zona senese mentre il 71% della produzione della chirurgia generale è fatta proprio per i cittadini della zona senese. Per la parte territoriale, 4113 sono i cittadini della zona che hanno avuto un’assistenza domiciliare (tra la semplice e l’integrata) su 9908 presi in carico su tutta la provincia: tutte le persone prese in esame dall’UVM hanno avuto un proprio percorso assistenziale. In questo ha anche un ruolo l’agenzia per la continuità ospedale e territorio con dati in crescita non solo per il numero di persone prese in carico, ma soprattutto per l’individuazione corretta del percorso. Obiettivi futuri: nuovi percorsi con l’Azienda ospedaliera, la riorganizzazione delle cure palliative già partita, la progettazione del “dopo di noi” e il progetto “Autismo adulti”. Non ultima, la riorganizzazione della centrale operativa del 118 attraverso la centrale unica Siena- Grosseto.

Fonti.  Ufiicio Stampa U.O. Comunicazione USL Toscana Sud Est]]>

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