Alla vigilia della prima riunione dell’anno, abbiamo incontrato Marco Tansini, componente del CdA della Società che gestisce lo storico ippodromo senese. Il servizio e l’intervista a cura di Eleonora Mainò.
Marco Tansini, senese, è uno dei componenti del CdA della Società, composta da 8 soci, vincitrice del bando comunale per la gestione dello storico impianto di Pian delle Fornaci.
A pochissimi giorni dall’inizio della seconda stagione di riunioni di corse, con lui facciamo un passo all’indietro su come sia iniziata questa avventura e diamo uno sguardo al futuro imminente e a quello un poco più lontano di Pian delle Fornaci.
E: Marco, come nasce il progetto della vostra Società?
M: Dopo la ristrutturazione e l’adeguamento alle normative vigenti da parte del Comune di Siena, proprietario dell’impianto, fu bandita una gara d’appalto per la gestione delle struttura; con un gruppo di persone , siamo 8 soci, di cui fanno parte sia fantini sia appassionati ci mettemmo in gioco ; Siena aveva bisogno di riappropriarsi di un suo patrimonio storico.
E: facendo una rapida valutazione della situazione dell’ippica in Italia, avete fatto, senza dubbio, una scelta di controtendenza.
M: si, sicuramente, forse anche un poco romantica; ma c’era davvero la necessità qui di un ritorno a un luogo storico, a cui tutti gli appassionati e i professionisti del settore potessero attingere, nello stesso tempo sarebbe stato davvero un peccato, dopo le grosse spese di ristrutturazione, lasciare inusato l’impianto. In più, anche da parte dei fantini che fanno parte della società, c’era la volontà di costruire qualcosa di importante, partecipando a un progetto così, quasi come per rendere indietro a Siena e ai senesi il tanto che hanno ricevuto. Oggi Pian delle Fornaci è una struttura composta di 48 box, alcuni ad uso selleria, il resto occupati da affittuari . con una pista che , in alcuni giorni alla settimana, tramite il pagamento di un ticket viene messa a disposizione per chi , pur non tenendo i cavalli a retta nella struttura stessa, vuole usufruire della pista per i propri lavori.
E: Marco, la cosa singolare di questa vostra avventura è che Pian delle Fornaci, pur non avendo al momento i requisiti di un ippodromo, lo è nei fatti per la propria organizzazione interna .
M: Esattamente : i costi sia di gestione che per chi sceglie di tenere i cavalli in box, sono gli stessi come, ad esempio San Rossore e Casalone, per fare i nomi delle strutture più vicine a noi ma, mentre gli ippodromi possono usufruire di sovvenzioni statali, per noi non è così. Le riunioni di corse sono di così grande importanza, ci permettono di far quadrare i bilanci e continuare a mandare avanti tutta la struttura e a mantenerla e gestirla nel migliore dei modi.
E: arriviamo al punto, sabato ci sarà la prima delle 4 riunioni previste per questa primavera; come is presenta la stagione di corse di Pian delle Fornaci?
M: intanto con una partenza scoppiettante! Abbiamo ricevuto un numero di iscrizioni notevoli, davvero. Si parte con 8 corse , sabato 5 marzo con inizio alle 14.00 ; 3 di purosangue e 5 di mezzosangue; poi a seguire le altre date, il 28 marzo per Pasquetta, il 17 aprile e il primo maggio.
E: quindi una giornata in più rispetto alla vostra prima stagione?
M: si, una stagione un poco più corposa; abbiamo aggiunto una riunione in più , non ti nascondo che nella preparazione della nostra stagione di corse abbiamo cercato la collaborazione di altre realtà dove si fanno riunioni a pelo per non creare conflitti di interesse o giornate doppie; non è stato possibile però. La grande risposta di iscrizioni, ma anche degli sponsor stessi, ci sta dicendo che siamo sulla strada giusta.
E: scorrendo il programma di Sabato ci saranno corse per tutti i palati; alcuni esordi e anche la partecipazione di alcuni fantini che solitamente stanno fuori dal circuito delle corse di provincia in Toscana. Come ad ogni inaugurazione che si rispetti, ci sarà la partecipazione di tutti i grossi nomi, non manca quasi nessuno all’appello, con la possibilità di vedere diverse corse che si annunciano come molto interessanti.
M: Questo ci fa molto piacere e ci ha fatto capire come il messaggio di Pian delle Fornaci stia piano piano passando , questo non è un impianto solo in funzione del Palio di Siena.Certo Siena è , grazie alla nostra festa e al gran numero di appassionati e professionisti del settore in zona , il centro di questo universo provincia ma Pian delle Fornaci deve e vuole diventare un centro di riferimento , al momento per questo tipo di corse, per tutti.
E: con il pit stop di Renato Bircolotti come vi siete organizzati per la scelta del mossiere?
M: Ci saranno 4 mossieri, partIamo con Gennaro Milone, poi Narduzzi e Gigliotti e non escludiamo di convocare ancora Bircolotti. Lui ha fermato la sua attività riguardo ai Palii, non quella di starter e sognando un po’ in grande, non nascondo, che noi, nel futuro non troppo lontano, abbiamo l’ambizione di tornare a dovere aver bisogno di questo tipo di figura. Avremo come speaker Andrea Zanoboni, conosciuto agli appassionati, le riprese di Siena TV e di contorno alla giornata qualche iniziativa che permetta di tornare al passato, a come un tempo si viveva la giornata di corse a Pian delle Fornaci, con la famiglia e gli amici; cercando di offrire non solo un servizio agli appassionati e ai professionisti del settore ma anche a chi un poco più da lontano si avvicina a questo mondo.
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