Redazione. Nutrirsi Bene: Integratori alimentari, prodotti dietetici e sport (parte 2)

Nutrirsi Bene: I prodotti “ergogeni” ed erboristici nello sport (parte 2). Nel mondo dello sport numerosi prodotti sono utilizzati per cercare di migliorare il più possibile la performance e oltre ai “prodotti dietetici o di regime” (così come stabilito dal decreto legge) che abbiamo già preso in considerazione, ci sono altri prodotti comunemente disponibili: sono i prodottiergogeni” (cioè sostanze in grado di aumentare il lavoro muscolare) e i prodotti erboristici. caffeina Gli “ergogeni” sono in genere sostanze contenute naturalmente negli alimenti, come la caffeina o gli aminoacidi, commercializzate come estratti o sintetizzati industrialmente: la dose massiccia di queste sostanze oltre a non comprovare scientificamente un effettivo beneficio sulla prestazione sportiva, potrebbe non essere innocua a lungo termine. Le tecniche pubblicitarie per la vendita di questi prodotti si basano sull’estrapolazione di dati scientifici parziali e non ancora definitivi. Per quanto riguarda i prodotti di erboristeria bisogna tener presente che le piante contengono numerose sostanze chimiche; da esse si ricavano infatti principi attivi di molti farmaci, possono provocare reazioni allergiche e in alcuni casi possono risultare anche mortali. Detto questo, l’uso di erbe risale all’inizio delle prime competizioni ufficiali allo scopo di migliorare la prestazione atletica, favorire il recupero, mantenere lo stato di benessere psicofisico durante i periodi di allenamento intenso, accrescere le masse muscolari e diminuire la quantità di massa grassa. Fra le erbe ad azione anabolizzante troviamo il fieno greco (Trigonella foenum-grecum), utilizzato nella medicina popolare come tonico e ricostituente, indicato negli stati di debolezza ed astenia, nei casi di mancanza di appetito e rachitismo; ai semi di fieno greco sono riconosciute attività ipoglicemizzanti e ipocolesterolemizzanti. Il ginseng ad azione adattogena (azione che aumenta la resistenza aspecifica dell’organismo ad uno stato di stress) comprende diverse specie della famiglia delle Araliacee; la specie più studiata è il ginseng_radicePanax ginseng C.A. Meyer che permetterebbe un incremento della prestazione fisica grazie ad una maggiore ossidazione degli acidi grassi durante il lavoro muscolare (con risparmio di glicogeno), un aumento della resistenza allo sforzo con diminuzione del senso di fatica, recupero susseguente ad un esercizio fisico. I dati a supporto di tale ipotesi sono però contraddittori e si avrebbero solo quando vengano rispettate alcune condizioni come l’uso di un estratto standardizzato, un trattamento minimo di otto settimane in soggetti non allenati sottoposti ad allenamento intenso. L’uso di ginseng sembrerebbe essere sicuro, anche se potrebbero intervenire effetti negativi con assunzioni prolungate di quantità eccessive. La radice del ginseng, secondo alcuni studi avrebbe un effetto immunostimolante e attività antiossidante, stimolerebbe il sistema nervoso centrale e le vie anaboliche e promuoverebbe la produzione di ossido nitrico nelle cellule del sistema immunitario. Eleutherococcus senticosusL’eleuterococco (Eleutherococcus senticosus), anch’esso appartenente alla famiglia delle Araliacee ha un’azione immunostimolante e un leggero effetto ergogenico dopo trattamento su atleti amatoriali; anche in questo caso i dati scientifici sono parziali e non esaustivi. Il caffè (Rubiacee coffea) contiene moltissimi componenti, il più importante dei quali è la caffeina che ha numerosi effetti sull’organismo umano: aumento della forza di contrazione e riduzione della fatica muscolare, stimolazione del sistema nervoso centrale e vasodilatazione periferica. La caffeina sembra aumentare la velocità e/o la potenza in condizioni di corsa simulata, pochi sono i dati invece sugli effetti della caffeina sulla forza massimale. La somministrazione di 3-9 mg di caffeina per kg di peso corporeo, 60 minuti prima dell’attività fisica, sarebbe in grado di favorire le  prestazioni atletiche aerobiche attraverso un aumento della disponibilità dei lipidi, un minore ricorso al metabolismo glucidico e l’attivazione del sistema nervoso centrale. Tuttavia la caffeina può avere effetto diuretico, provocare disturbi gastrici e aumentare la tensione nervosa. guaranaI semi di guaranà (Paullinia sorbilis Martins) contengono caffeina, tannini, polifenoli che agiscono come stimolanti le funzioni cognitive, tonici generali e cardiotonici. Il componente principale è la caffeina. Il ginkgo biloba, forse l’albero più antico della terra, è una delle piante mediche maggiormente studiate. Le azioni integrate dei componenti del ginkgo ginkgo-bilobabiloba permettono il mantenimento della microcircolazione, la riduzione della viscosità del sangue, il miglioramento del tono delle arteriole e delle venule e lo prevenzione della perossidazione lipidica mediante neutralizzazione dei radicali liberi. Il ginkgo biloba viene commercializzato anche per favorire il dimagrimento grazie al contenuto in flavoni che stimolano la lipolisi. Il ginkgo biloba è generalmente sicuro, l’unica avvertenza è l’uso combinato ad anticoagulanti. pappa_realeLa pappa reale è una sostanza gelatinosa prodotta dalle api operaie per nutrire l’ape regina per tutta la sua esistenza. E’ caratterizzata dalla presenza di proteine ad alto valore biologico, acidi grassi e componenti minori come oligoelementi, enzimi, sostanze ad attività ormonale ecc. Nella pappa reale è stata identificata una molecola, la neopterina, alla quale sono state attribuite proprietà immunologiche. L’attività biologica della pappa reale è prevalentemente tonica, antiastenica, antianoressica, immunostimolante, ipolipemizzante e ipocolesterolemizzante. Non esistono prove certe che ne dimostrino l’efficacia nel migliorare le prestazioni sportive o altri effetti terapeutici. Numerosi altri prodotti sono disponibili e utilizzati dagli sportivi, per tutti comunque vale l’indicazione di non assumerli senza prima aver compreso gli effetti positivi e indesiderati perché non è detto che i prodotti naturali non possano avere reazioni avverse anche gravi. Fonti. BIBLIOGRAFIA: Bahrke MS. e coll. Int J Sport Nutr Exerc Metab. 2009; 19(3):298. Bishop D. Sports Med. 2010; 40(12):995. Eudy AE e coll. Am J Health Syst Pharm. 2013;70(7):577. Giampietro M. “L’alimentazione per l’esercizio fisico e lo sport”. Il Pensiero Scientifico Editore. 2005 Kiefer D., Pantuso T. Am Fam Physician. 2003; 68(8); 1539. Konicx MZ., Tomczy KM. Curr Drug Targets. 2013; 14(9):1079. Maughan RJ e coll. J Sport Sci. 2007; 25 Suppl 1:S103. Molinero O, Marquez S. Nutr Hosp. 2009; 24(2): 128.


Foto_Beatrice_girataDott.ssa Beatrice Giglioni – Biologo Nutrizionista Viale Roma, 1271 – 53025 Piancastagnaio (Si) mobile 338 5841427]]>

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