Piancastagnaio. Un'operazione di derattizzazione per l'igiene pubblica

Alcuni casi segnalati, ma nessun allarme. Il Comune vuole garantire più sicurezza igienico-sanitaria. Anche se raro, sarà possibile carogne di ratto. Abbiamo incontrato il Coinsigliere Comunale Samuele Bechini, per informarci sull’operazione di derattizzazione che il Comune di Piancastagnaio sta compiendo sul territorio urbano. Una scelta doverosa, dettata anche dalla necessità di prevenire garantire ai cittadini un ottimale standard igienico e sanitario. Alcuni casi, a dire il vero, come ci indica lo stesso Bechini, sono stati segnalati nelle settimane precedenti. Un problema che ha dimensioni mondiali e che colpisce in maniera importante dalle grandi metropoli a piccoli centri. Per fortuna sull’Amiata, la lotta al ratto rimane derattizzazionecomunque un’attività marginale, pur preoccupante e da controllare costantemente. L’incarico ad una nota ditta senese (Disinfestazioni Toscane), specializzata da anni in un settore così delicato che condiziona, purtroppo, alcune delle attività dell’uomo, per altro tradizionalmente avverso, almeno nei centri abitati, del ratto, ritenuto di per se sudicio e portatore di malattie. La derattizzazione è iniziata lo scorso 12 di maggio con il primo dei tre interventi previsti nell’arco di 90 giorni circa, periodo ritenuto congruo per avere i risultati sperati. L’intervento è diviso in tre fasi ben distinte:

  • introduzione di “esche” (attraenti ma traditori “bocconcini” da mangiare), attraverso le griglie delle vie fognarie e dei canali di scolo, oltre ad anfratti ritenuti idonei ad ospitare gli animali (12 maggio);
  • controllo dettagliato dopo circa 30 giorni (previsto per il 12 giugno) con eventuali rinnovi di esche;
  • controllo definitivo dopo circa 60 giorni (previsto tra la fine di luglio ed i primi di agosto).
L’intervento, ritenuto inizialmente necessario per il centro storico, è stato poi allargato ad altre parti del nuovo abitato di Piancastagnaio, in particolar modo lungo il centrale Viale Gramsci, dove è presente il nido e le scuole elementari e medie, oltre ad attività commerciali ed artigianali e, naturalmente, abitazioni civili. Il Consigliere Bechini ci informa che, pur se raramente, sarà possibile notare carogne di topi che, uccisi dal veleno delle esche, giaceranno in punti non prevedibili. Basterà informare gli uffici comunali per la rimozione, senza toccare l’animale. Nessun allarmismo dunque, ma un’operazione dovuta ed eseguita, nella parte più importante (l’introduzione dell’esca), in un periodo primaverile in attesa di un’estate che ci auguriamo risolutiva per il problema.]]>

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