Piancastagnaio. "Passione cavallo: quale futuro?" Incontro con Piero Giorgeschi, detto "Sorriso"

L’intervista con l’esperto ex fantino Amiatino, tra i boschi di Piancastagnaio, presso le stalle dei suoi cavalli da corsa Abbiamo incontrato Piero Giorgeschi, detto “Sorriso”, uno dei personaggi più noti sull’Amiata nel mondo dei cavalli per il suo passato di fantino e per una vita dedicata all’animale da lui amato sotto ogni punto di vista. L’incontro nel suo “rifugio”, il podere della “Conserva”, nei boschi di Piancastagnaio, dove, da decenni anni, tiene i suoi cavalli da corsa e da passeggio, coltivando la sua passione nata sin da piccolino, quando ha iniziato a montare a cavallo, vista anche la tradizione familiare dello zio commerciante del settore. Un “Sorriso”, che ci ha accolti da amici in virtù di una decennale conoscenza e rispetto, oltre che di collaborazione, per i nostri servizi sul Palio di Piancastagnaio e sulle corse in genere. Come molti, Piero Giorgeschi, ha iniziato a correre come fantino da Palio alla fine degli anni ’70 proseguendo questo tipo di attività per più di un decennio, vincendo a Piancastagnaio nel 1980 sulla cavalla Zingara per i colori della Imperiale Contrada di Castello e a Castel del Piano, nel 1985 per la Contrada del Poggio sul potente Polacco. Molte le sue partecipazioni in altri paliotti di provincia e, soprattutto, un buon rapporto professionale con i colleghi del tempo, in un periodo dove grandi nome senesi da Aceto a Bastiano, dominavano le scene e, dunque, le strategie delle monte. Giorgeschi, negli anni ’90, dopo averne preso il diritto, ha corso nelle regolari nella categoria gentleman. Da anni “Sorriso”, si dedica con passione all’allenamento di cavalli da corsa e, in maniera volontaria e disinteressata, alla cura di cavalli da passeggio, prestando la sua conoscenza ed esperienza alla “sua” Contrada di Borgo di Piancastagnaio, con cui ha un forte legame da anni. Il podere della “Conserva” più che un posto dove custodire ed allenare i cavalli, può essere considerato per il Giorgeschi, non solo la sua “prima casa”  ma una vera e propria scuola per andare a cavallo ma anche per capirne passione e valore di un animale nobile, da sempre compagno di vita dell’uomo. Molti i ragazzi, alcuni divenuti anche fantini, che sono passati da queste parti e che hanno corso per la scuderia omonima; così come gli “amici” che chiedono al buon Piero un occhio di riguardo ed un consiglio per il proprio cavallo. Un posto dove stare in compagnia, tra boschi e, magari, un bicchier di vino per una tipica merenda amiatina. [gallery columns="8" link="file" ids="20040,20038,20039,20043,20045,20042,20036,20044"] Con “Sorriso”, abbiamo realizzato una lunga intervista, affrontando il tema principale della nostra rubrica “Passione Cavallo”, che si pone anche l’obiettivo di sensibilizzare le Amministrazioni Pubbliche ed i privati, ad investire in un settore che sull’Amiata, ancor oggi, non riesce a dare risposte unitarie e chiare in termini di centri ippici per cavalli da corsa e proposte turistiche concrete. Piero Giorgeschi, nell’intervista, col suo fare educato e, allo stesso tempo, incisivo, lancia proposte a riguardo come l’utilizzo della Montagna come luogo ideale per un turismo a cavallo che potrebbe dare enormi soddisfazioni e muovere idee imprenditoriali, rivalutando sentieri e strutture anche in quota, usufruibili in ogni periodo dell’anno e dal fascino, per alcuni aspetti unico. ]]>

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