Palio: la magia della “Notte delle Bandiere”
“La prima volta per me da Sindaco. Un’emozione nuova ed intensa a testimonianza di come le Contrade ed i loro Popoli siano la Comunità Pianese. La bandiera, soggetto di questa notte, è il simbolo che li rappresenta e li porterà alla Corsa del Palio. Bandiere dai disegni e dai colori diversiQuesto un estratto ed il senso delle parole del Sindaco Luigi Vagaggini che ha salutato per la prima volta i Popoli delle Contrade durante la “Notte delle Bandiere” che ieri sera ha aperto i giorni del Palio a Piancastagnaio. Le Contrade sono ora in Festa e le bandiere ne hanno colorato i territori segnandone quei confini tanto amati che ridisegneranno l’unione delle stesse dopo la Festa. Dinanzi ad auna piazza gremita di Contradaioli, il Magistrato delle Contrade con il Rettore Giuseppe Sani, i Priori delle Contrade e le rappresentanze del Corteo Storico, hanno presenziato ad una bellissima serata divenuta in poco tempo aspettativa e tradizione. Anche il Rettore Sani, non ha nascosto l’emozione del momento attraverso le sue parole ed il forte richiamo al rispetto dei simboli, delle persone e dei territori:che identificano territori ed anime da questa notte solo apparentemente divise e che ritroveranno nella Festa l’unione necessaria al futuro. La bandiera che è simbolo, orgoglio, onore e rispetto. In una piazza che rappresenta la Comunità, la Piazza del “vecchio municipio” ricca di simboli così cari ai Pianesi, dove le Contrade abitano e si incontrano attraverso i propri confini, iniziano i giorni tanto attesi: i giorni del Palio. E’ una notte magica, la notte delle emozioni, dei sogni, delle speranze nella certezza di una grande Festa.”
“E’ un onore ed un piacere essere qui con voi questa sera in Piazza de l’Orologio, Cuore del centro storico, dove confluiscono le arterie delle quattro Contrade. Nelle piazze, specialmente in questa piazza, si respira la storia di un popolo; le pietre che calpestiamo distrattamente, sono testimoni attente di persone come siamo noi Pianesi che non abbiamo perso l’identità. “Il Pianese…”, come scriveva il medico condotto Giancola alla fine dell’Ottocento, “… è attaccato al proprio paese come l’ostrica allo scoglio”. E come diceva lo scrittore Cesare Pavese, nella Luna e i Falò, “un paese vuol dire non essere soli … sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c’è qualcosa di tuo che anche quando non ci sei, resta ad aspettarti.” E’ la Notte delle Bandiere, e la bandiera è il simbolo dell’identità e dell’appartenenza. E’ nello sventolio della bandiera che si vivono emozioni intense: siUna bella serata, composta e cordiale. Un messaggio forte dopo un anno di riflessioni e cambiamenti importanti da parte delle Contrade che hanno finalmente rimesso le bandiere “al loro posto”. Guidati da un protocollo semplice nella sua forza, ogni Difensore ha consegnato la bandiera della propria Contrada al Priore che, dopo aver letto le parole dell’augurio contradaiolo, l’ha data con forza ed emozione al Capitano che diviene “duce” indiscusso della Contrada che dovrà condurre alla vittoria, percorrendo un percorso tra imprevisti, bugie, verità, strategie ed effimeri accordi. Questo è il lavoro di un Capitano che per primo mette la propria bandiera al vento in una richiesta di fiducia da non tradire. L’inizio dei giorni del Palio ha portato delle novità tra cui il nuovo addobbo della Contrada del Coro che ha sorpreso tutti con i nuovigioisce, ci si commuove, ci si dispera. Non c’è cosa peggiore che calpestare o rubare una bandiera perché significa disprezzare un popolo diverso nell’unione, diviso nella diversità. Per questo mi affido a voi Priori, che in questi mesi mi siete stati vicino, a voi Difensori del Magistrato che vi apprestate a passare il “testimone” al Capitano, per parlare con i vostri, con i nostri giovani per far capire l’importanza della bandiera per l’immagine della Festa. E per mantenere un atteggiamento propositivo e di rispetto nei confronti delle altre Contrade, evitiamo ogni tipo di violenza verbale e affidatevi al vostro Capitano affinché riesca a portare il Palio in Contrada. Stiamo lavorando bene, untiti, e così dobbiamo continuare a fare. Che l’immagine della Festa sprigioni la felicità che è nei vostri volti sorridenti e Piancastagnaio ne potrà trarre solo giovamento”
