Piancastagnaio. Floramiata: domani la decisione sul nuovo concordato

Fiducia dell’Amministratore Delegato, Dott. M. Fabio Montanari. La nuova procedura, si appoggerà soprattutto sull’iniezione di nuova finanza. “La dichiarazione di fallimento segnerebbe la definitiva fine dell’azienda.” Abbiamo incontrato il Dott. Montanari, A.D. di Floramiata. Un’intervista in esclusiva ad Amiatanews, dove il primo responsabile dell’azienda, ripercorre, in particolar modo, le ultime settimane del floramiata_montanari_00_piccolapercorso giuridico, contraddistinto dalla presentazione del nuovo concordato preventivo, in sostituzione del precedente presentato il 17 arile 2013. Una svolta nella vicenda Floramiata Servizi. Ricevuta l’istanza  di fallimento avanzata dal Concordato di Floramiata spa, principale creditore, l’amministratore di Floramiata Servizi, Montanari, ha ritirato il precedente ricorso per concordato preventivo e ne ha depositato uno nuovo, chiedendo i termini di legge per integrare la domanda e la relativa documentazione. Preso atto di questa novità, il Tribunale ha convocato per lo scorso 8 giugno la società, chiedendo maggiori chiarimenti sul fondamento dell’iniziativa e assicurazioni sul fatto che la nuova domanda non abbia mere finalità dilatorie. Nel corso dell’udienza, alla quale ha partecipato anche il Liquidatore Giudiziale di Floramiata spa, i legali di Floramiata Servizi, oltre a sollevare alcune eccezioni procedurali, hanno avuto modo di spiegare che la precedente procedura è stata abbandonata in quanto l’originale piano concordatario era stato superato dagli eventi e non risultava più attuale. Nonostante risultati gestionali all’altezza delle previsioni, infatti, Floramiata Servizi si è trovata a fronteggiare oneri imprevisti, legati tra l’altro ad un contenzioso con l’INPS. Questo, pur soccombente in un giudizio contro la società, ha proposto ricorso per cassazione e, nel frattempo, ha sospeso il versamento dei consistenti importi dovuti, rendendo così insostenibili i programmi economici già presentati in tribunale. Tenuto conto degli sviluppi, Floramiata Servizi ha dunque abbandonato il vecchio concordato e ha dato vita ad una nuova procedura che, è stato spiegato, si appoggerà soprattutto sull’iniezione di nuova finanza. In aggiunta a quanto sarà fatto per la riduzione dei costi e l’incremento dei ricavi, infatti, Floramiata Servizi intende chiudere al più presto le trattative già avviate per l’ingresso di nuovi soci nella compagine sociale. Indipendentemente da questi, comunque, l’attuale socia unica, srl Sogeco, ha già dato concreta attuazione al cambio di passo nella gestione della procedura concordataria assicurando il proprio impegno diretto per il pagamento di un cospicuo importo – circa 500 mila euro – al Concordato Preventivo di Floramiata spa. Floramiata Servizi ha sottolineato al Tribunale che un obbligo di questo genere esclude qualsiasi finalità dilatoria,  dato che Sogeco non avrebbe mai assunto oneri finanziari di questa dimensione se l’obiettivo del nuovo ricorso fosse stato solo quello di spostare di qualche mese la dichiarazione di fallimento. Montanari si mostra fiducioso nell’accoglimento di questa seconda domanda, rilevando che la dichiarazione di fallimento segnerebbe la definitiva fine dell’azienda, dato che le piante in serra, che costituiscono la ricchezza della società, sarebbero irrimediabilmente rovinate da un blackout gestionale anche di un solo giorno. Un fallimento sarebbe del resto incompatibile anche con gli interessi dello stesso Concordato di Floramiata spa, che si appoggia sul definitivo trasferimento della proprietà delle serre proprio a Floramiata Servizi, unico soggetto in grado assicurarne l’impiego a vantaggio anche dei creditori e dei numerosi lavoratori. Sull’ammissibilità del nuovo ricorso per concordato i giudici senesi decideranno probabilmente già venerdì 19. L’intervista integrale al Dott. Montanari, realizzata presso Floramiata ]]>

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