Piancastagnaio. Al Trappola Acustica ON STAGE l'Orchestra Minima Mysticanza musicherà i cortometraggi di Georges Méliès.

Al Trappola Acustica ON STAGE è tutto pronto per il secondo evento in rassegna: la travolgente Orchestra Minima Mysticanza musicherà dal vivo i cortometraggi del “mago” degli effetti speciali Georges Méliès. Dopo il successo della prima serata con Alessio Bondì e Nêga Lucas , Trappola Acustica ON STAGE prosegue la programmazione prevista per la stagione 2016. Venerdì 5 febbraio sarà la volta dell’Orchestra Minima Mysticanza, che presenterà un originalissimo spettacolo di sonorizzazione dal vivo dei più noti cortometraggi del “mago del cinema muto”, Georges Méliès. Il trio acustico Orchestra Minima Mysticanza è composto da Fabio Porroni (violino, chitarra, mandolino, bouzouki, valiha, percussioni, digeridù, flauto dolce, whistle, voce), Cristiano Ugolini (chitarre, percussioni, voce) e Andrea Marino (percussioni, theremin, effetti acustici, voce). I Mysticanza (da “misticare”, nei dialetti del centro Italia “mescolare”) vanno alla riscoperta delle radici della musica mediterranea ed europea, punto di partenza per un vero e proprio viaggio attraverso tempi, luoghi e culture apparentemente lontani. I brani spaziano dalle melodie arabeggianti del Nord Africa, alla complessità ritmica delle danze popolari balcaniche, alle contaminazioni della musica Klezmer, alle atmosfere ipnotiche dei brani tradizionali celtici, fino agli standard del jazz, in particolare il Jazz Manouche, lanciato da Django Reinhardt e Stéphane Grappelli. Il risultato dell’incontro tra l’O.M.M. e Méliès, universalmente riconosciuto come l’inventore del cinema fantastico e fantascientifico e come il “padre” degli effetti speciali e del montaggio, è quindi un caleidoscopio fuori dal tempo, in cui i mille travestimenti del “mago Georges” si rispecchiano nel trasformismo dei musicisti, che alternano passaggi da rumoristi, a melodie travolgenti tagliate su misura per il rapido susseguirsi delle trovate del regista, a momenti di pura atmosfera. Un’occasione imperdibile per chi ama la musica e il cinema retrò. L’evento è previsto per Venerdì 5 febbraio, ore 21.30, c/o studio Trappola Acustica, Via Roma 384/A, Piancastagnaio (Si). I posti sono limitati, la prenotazione consigliata. Per info e prenotazioni: info @trappolacustica.com – tel. 347 4698861 – 328 2734454 Sei-Gradi-di-Separazione-evento


Di seguito il programma dettagliato di tutti gli eventi. Trappola_Acustica_Sei_Gradi_di_Separazione_Programma  
Venerdì 22 gennaio 2016 A SANTA DUO – concerto – Alessio Bondì & Nêga Lucas
A Santa Duo è un esperimento musicale che nasce dall’incontro di Nêga Lucas, cantante samba-jazz originaria di Minas Gerais – Brasile, con due dischi all’attivo e una carriera che da oltre un decennio si divide tra due Trappola_Acustica_Sei-Gradi-di-Separazione_A_Santa_Duocontinenti, e Alessio Bondì, cantautore palermitano Premio Siae 2014 con la canzone “Rimmillu ru’ voti” e finalista, con l’album “Sfardo” (il terzo disco emergente d’esordio del 2015 più ascoltato in Italia su Spotify ), per la Targa Tenco 2015 nella sezione “album in dialetto”. Sempre il suo album, “Sfardo”, è al primo posto della top 30 dei dischi italiani indipendenti del 2015 redatta da Alessandro Sgritta per MeiWeb. A Santa disegna una traiettoria musicale che collega il Brasile alla Sicilia, la voce calda e ritmica di Nêga, alla voce e alla chitarra folk di Bondì. Una live session acustica e trascinante, in cui i due presenteranno una raccolta di canzoni che profuma di Sud America e Sicilia, tra folk, samba, rancheras, inediti e classici.
Venerdì 5 febbraio 2016 CINEMATOGRAFIA DI Méliès – corti muti musicati dal vivo Orchestra Minima Mysticanza
Il trio acustico Orchestra Minima Mysticanza è composto da Fabio Porroni (violino, chitarra, mandolino, bouzouki, valiha, percussioni, digeridù, flauto dolce, whistle, voce), Cristiano Ugolini (chitarre, percussioni, voce) e Andrea Marino (percussioni, theremin, effetti acustici, voce). I Mysticanza (da “misticare”, nei dialetti del centro Italia “mescolare”) vanno alla riscoperta delle radici della musica mediterranea ed europea, punto di partenza per un vero e proprio viaggio attraverso tempi, luoghi e culture apparentemente lontani. I brani spaziano dalle melodie arabeggianti del Nord Africa, alla complessità ritmica delle danze popolari balcaniche, alle contaminazioni della musica Klezmer, alle atmosfere ipnotiche dei brani tradizionali celtici, fino agli standard del jazz, in particolare il Jazz Manouche, lanciato da Django Reinhardt e Stéphane Grappelli. Il risultato dell’incontro tra l’O.M.M. e Méliès, universalmente riconosciuto come l’inventore del cinema fantastico e fantascientifico e come il “padre” degli effetti speciali e del montaggio, è quindi un caleidoscopio fuori dal tempo, in cui i mille travestimenti del “mago Georges” si rispecchiano nel trasformismo dei musicisti, che alternano passaggi da rumoristi retrò, a melodie travolgenti tagliate su misura per il rapido susseguirsi delle trovate del regista, a momenti di pura atmosfera.
Venerdì 19 febbraio 2016 “Diario di provincia” – spettacolo teatrale di e con Oscar De Summa
Formatosi alla scuola di teatro della Limonaia presso il Laboratorio Nove con Barbara Nativi, Renata Palminiello e Silvano Panichi, da subito affianca al lavoro di attore in diverse compagnie (ricordiamo “La scena del consiglio” di Claudio Morganti e Renata Molinari; “L’ora di tutti” di Maria Corti, regia di Pamela Villoresi; “Satelits Obscens” de la Fura del Baus; “ Miles Gloriosus” di Plauto, regia di Marinella Anaclerio) quello di autore e regista ( “Diario di Provincia”; “Hic Sunt Leones”; Riccardo IIISelfportrait”; “Stasera sono in vena”, finalista Premio Ubu come migliore novità 2015). Nel suo “Diario di provincia”, Oscar De Summa dà vita ad uno spettacolo che dipinge lo scorcio di una vita di provincia del sud opprimente, da cui si può solo fuggire per sentirne, forse, la mancanza. Un divertente ritratto della vita immobile delle cittadine del nostro Paese e dei personaggi che le popolano: figure mitiche che, attraverso la narrazione, riconosciamo come appartenenti anche alla nostra adolescenza e quindi universali, “perché tuttu lu munno è paisi”. In scena solo il corpo dell’attore e la sua forza espressiva, in uno spazio che via via diventa casa, officina, strada, piazza. Si ride tanto, fino a scoprire che non sempre è bene quel che sembrava finire bene.
Venerdì 4 marzo 2016 TUTTO IL RESTO NON SO DOVE concerto di Chiara Vidonis
Chiara Vidonis nasce a Trieste, per decenni città di confine per eccellenza. In questo contesto di continuo scambio di umanità varia, di lingue, si configura la cultura della cantautrice. Fermamente radicata nella propria identità, ha testi in italiano di grande respiro colmi di stimoli provenienti dalle terre natìe del rock. Il suo debutto discografico si intitola “Tutto il resto non so dove”, undici brani totalmente scritti da lei. La produzione del disco, estremamente curata – dalla stessa Vidonis – si avvale di musicisti in perfetta sintonia con l’universo musicale che la circonda; il rock in tutte le sue declinazioni, da quella che sfiora il punk ad un’intensa attitudine pop. Ha partecipato a diversi Premi, tra cui Emergenza Rock, il Premio Bianca D’Aponte (del quale vince nel 2011 il premio nella categoria “miglior interpretazione”), l’Artista che non c’era (arriva tra gli 8 finalisti del 2014) e il Premio Pigro che vince, nel 2014, con il brano inedito “Comprendi l’odio”. “Tutto il resto non so dove” è nella top 30 dei dischi italiani indipendenti del 2015 redatta da Alessandro Sgritta per MeiWeb.
Venerdì 18 marzo 2016 – UTOPIA – live multimedia storytelling Cosimo Miorelli & Stefano Bechini
Cosimo Miorelli è un artista italiano con base a Berlino. Illustratore, pittore, live performer. Impossibile non subire il fascino dei suoi lavori popolati da immagini potenti, portatrici di storie tutte da scoprire. Cosimo ha illustrato libri (“Trentaduedentirotti” e “Athos. Appunti dalla Montagna Sacra”, entrambi pubblicati da Grifo Edizioni / Edizioni Di), vignette per il quotidiano di Berlino “Il Mitte” e, ultimamente, sta investendo tempo ed energie nelle performance che lo vedono, pennelli in pugno, esibirsi dal vivo nella creazione di dipinti digitali. Ha dipinto dal vivo e ha esibito i suoi lavori in festival, musei, teatri in Italia, Slovenia, Germania e Belgio. Stefano Bechini ha lavorato come musicista e compositore per etichette prestigiose quali Sony Music e Warner Chappell, per il cinema e per numerose produzioni RAI. Attualmente è attivo in veste di produttore, sound & multimedia designer, oltre che di esecutore-compositore di musica che spazia dal jazz all’elettronica sperimentale. Si occupa inoltre di sonorizzazione di materiale video e composizione per immagini. Ha collaborato con artisti del calibro di: Paolo Fresu, Enrico Pieranunzi, Luis Enriquez Bacalov, Larry Grenadier, Danilo Rea, Raf. Utopia è una performance multimediale dove la musica e il live digital painting si uniscono per creare narrazioni uniche nel loro genere. Durante la performance il pubblico viene trasportato in una dimensione sospesa e ipnotica dove le immagini e i suoni agiscono sinergicamente dando vita a un viaggio onirico, attraverso atmosfere e suggestioni.
Giovedì 31 marzo 2016 – LA MOLLI, Divertimento alle spalle di Joyce Spettacolo teatrale con Arianna Scommegna , regia di Gabriele Vacis
Premio della Critica 2010, Premio Hystrio 2011, Premio Ubu 2014 come miglior attrice, vincitrice del Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro (Per Cleopatràs), tra le attrici più versatili e straordinarie della scena contemporanea, Arianna Scommegna porta in scena uno dei suoi spettacoli più intensi e coinvolgenti, diventato in pochi anni un vero e proprio cult del teatro contemporaneo. Una sedia. Una donna. Un testo, “La Molli”.  Per un’ora circa una donna apre il “rubinetto” dei suoi pensieri. Frammenti di vita raccontati in modo ora scanzonato, ora disperato, storie di carne e sangue, vita che scorre come lacrime, che si strozza in un grido o si scioglie in una risata. “La Molli sono semplicemente io – dichiara l’attrice – che desidero esser lì a giocare con le parole di Joyce”.]]>

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