Monterotondo Marittimo. Il Sindaco Giacomo Termine critica il "no" della minoranza sulla fibra ottica

In un comunicato stampa, la presa di posizione del primo cittadino, dopo il Consiglio Comunale che ha deciso sull’installazione della fibra ottica, bocciata dalla lista di minoranza


 

“Quelli che dicono NO, sempre e comunque. La minoranza boccia fibra ottica e sviluppo agricolo.” di Giacomo Termine, sindaco di Monterotondo Marittimo

Nel recente Consiglio Comunale abbiamo assistito da parte del capogruppo di minoranza al solito teatrino del NO. Non saprei come definirlo in altro modo. Non c’è una complessità e coerenza di Giacomo_Termine_Sindaco_Monterotondo_Marittimopensiero, ma l’assenza di una analisi e conoscenza. Il capogruppo di minoranza dice NO alla fibra ottica giustificando il diniego con il motivo che l’ENEL l’avrebbe installata fra un anno direttamente nelle abitazioni cambiando i contatori; peccato che la stessa ENEL abbia confermato che nelle zone di fallimento di mercato non avrebbe fatto investimenti, ma avrebbe solo risposto all’avviso pubblico di INFRATEL per essere i posatori di fibra ottica nel piano nazionale finanziato dallo stato, che prevede una connessione fino a 30 mega. Il progetto approvato in Consiglio con il loro NO, invece è ben oltre e di più dal punto di vista tecnologico e di qualità del servizio. Siamo riusciti a coprire il territorio comunale con una connessione oggi fino a 100 mega espandibile, portando nelle abitazioni e nelle imprese il bocchettone con la fibra e aprendo così a miliardi di applicazioni: una vera e propria autostrada su cui far passare formazione, tempo libero e intrattenimento, economia e mercati, cultura. Primo comune in Italia dopo Roma e Milano. Non solo. Il capogruppo di minoranza ha detto NO allo sviluppo agricolo e artigianale bocciando il regolamento del PIP di Carboli, opponendosi così a iniziative positive per il suo paese, facendo barricate contro una programmazione che può portare lavoro attraendo investitori privati nel settore serricolo o artigianale. Settori che a parole avrebbero voluto creare per avere una alternativa di sviluppo alla “maligna” industria, che poi tanto maligna non è visto che ci si lavora spesso. E’ sconcertante che il capogruppo Vignoli persegua questa linea politica strumentale, rinnegando addirittura scelte che erano nel suo programma. Purtroppo l’appello alla collaborazione che avevo fatto al fine di tenere la comunità coesa e adottare politiche il più possibile condivise sembra sia stato rigettato in pieno. Ma i cittadini non si devono preoccupare, continueremo a porre le basi per lo sviluppo del territorio e non ci faremo intimidire da azioni politiche strumentali e che vanno contro l’interesse del nostro Comune.

Fonti. Comune di Monterotondo Marittimo – Ufficio del Sindaco]]>

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