Genitori e figli tra internet ed i social network. Molto spesso nel mio lavoro di psicologa mi trovo a dover affrontare con le coppie o con i singoli genitori il tema del mondo digitale che è entrato ormai a far parte della vita quotidiana di tutti noi. In particolare i genitori sono interessati a come e quando far usare cellulari, internet, tablet, social network e playstation… ai loro figli. Tutti questi mezzi comunicativi hanno molti aspetti positivi: permettono di velocizzare le ricerche, di informarsi, di svagarsi, di comunicare, ma anche di lavorare e di sviluppare delle competenze. Il loro utilizzo, tuttavia, può creare preoccupazione nei genitori ed educatori i quali si trovano a dover gestire orari, tempi e modalità di accesso ad apparecchi già presenti in casa (quindi di facile accesso) nei quali molto spesso il genitore è assolutamente a digiuno. Alcune delle domande che mi vengono poste sono:
- “Qual è l’età giusta per far iscrivere mio figlio ne social network?”
- “Mia figlia vuole come regalo per il compleanno un cellulare, non sarà troppo presto?”
- “Mio figlio ha un profilo su Facebook, devo preoccuparmi?”
- “Mi devo preoccupare se mio figlio pubblica foto e video di se stesso?”
CONOSCENZA E CONDIVISIONE
Alla base di tutte le regole vi è la conoscenza, perché il primo scoglio da superare è la distanza fra una generazione e un’altra. Nel mondo virtuale di internet la barriera generazionale troppo spesso crea diffidenza o rifiuto dei meccanismi, nuovi e rivoluzionari, che regolano l’agire in Rete di bambini e adolescenti. Acquisito che il cambiamento portato dai social e da internet è inarrestabile occorre fare il passo successivo ovvero avvicinarsi agli aspetti tecnici, evitando di mascherare il proprio disagio dietro a frasi del tipo:” del computer io non ne capisco niente”…”tanto a me i social network non interessano”. Altro aspetto importante oltre alla conoscenza è la condivisione perché dovrebbe essere oramai chiaro che compresi i pericoli non esista barriera o filtro che risulti efficace se l’uso di internet a scuola o in famiglia non si trasforma in un’ esperienza da scoprire insieme, genitori e figli o insegnanti –allievi. Inoltre tutti i sistemi di parent control (per cellulare, internet e tv) devono servire a creare un ponte e un aiuto e non un muro e dietro il quale relegare i nostri figli per proteggerli, perché lo stesso muro da un altro punto di vista può essere percepito come una prigione. “DARE INFORMAZIONI SUL RISPETTO DELL’IMMAGINE PROPRIA E ALTRUI” Non è mai troppo presto per far capire ai propri figli quale potere e influenza può avere internet. È essenziale educarli alla privacy e al rispetto di sé stessi e dell’immagine altrui. Si può insegnare ai bambini, ad esempio, che quando si scatta una fotografia ognuno deve sentirsi libero di dire se gli piace e può chiedere, se vuole, di eliminarla. Atteggiamenti di questo tipo possono aiutare a sviluppare sensibilità, a ragionare prima di pubblicare le proprie foto o video su internet e a chiedere l’autorizzazione di altre persone coinvolte. È importante anche insegnare ai figli quali sono i dati sensibili e come tutelarli, e far loro capire che:- non si deve credere indiscriminatamente a tutto quello che si può trovare su internet;
- tutto quello che si pubblica su internet diventa di pubblico dominio ;
- tutto quello che si pubblica su internet ci resta per sempre (anche quando noi pensiamo di averlo eliminato)
- conoscere internet e chiedere ai propri figli come si entra nelle chat o come si scarica un file.
- Chiedere ai vostri figli di fare insieme“un giretto nel loro profilo face book e Messanger”
- Stabilire i tempi di utilizzo della rete
- Scrivete insieme a vostro figlio le regole sull’uso di internet
- Collocate il pc in una stanza di passaggio piuttosto che nella camera dei vostri figli
- Usate dei software di protezione e di parental control, ma sempre spiegando in casa o a scuola, come funzionano e a cosa servono
- Parlare apertamente del rischio di imbattersi online in potenziali malintenzionati, magari citando qualche dato che avete letto. Fate percepire che il rischio è reale, non la “solita storia” inventata da mamma o dalla professoressa.
- Insegnate ai vostri figli a non fornire i propri dati personali e bancari e diffidare da chi ve li chiedere
- Mostrare ai vostri figli che siete sempre disponibili e aperti all’ascolto e che non è mai troppo tardi per riferire se qualcuno o qualcosa, durante la navigazione , li ha turbati, o li ha messi a disagio
- Se trovate in rete materiale illegale o dannoso per i bambini, segnalatelo subito (113 Polizia postale), ma prima parlatene a scuola o con un esperto.