Castiglione d'Orcia. Celebrazioni per ricordare la Resistenza e la Liberazione.

Domenica 24 dedicata al ricordo del il tragico rastrellamento nazi-fascista del 23 Aprile 1944 Lunedì 25 le celebrazioni per la Festa della Liberazione L’Amministrazione Comunale di Castiglione d’Orcia, insieme alla locale sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani presieduta da Maurizio Formichi, ha organizzato due momenti per ricordare episodi della Resistenza e la Liberazione. Domenica 24 Aprile a Vivo d’Orcia sarà ricordato il tragico rastrellamento nazi-fascista del 23 Aprile 1944, nel quale perse la vita il giovane Enrico Battistini e venne ferito Marino Pioli. Fu in quella circostanza che oltre cento uomini del paese furono condotti al cimitero e costretti a scavare le fosse destinate a loro stessi, non utilizzate grazie ad alcuni illuminati interventi. Quegli stessi uomini, compreso il parroco don Ottavio Cerboni, vennero però condotti a Montalto di Castro ed impiegati successivamente, sotto la minaccia delle armi, dalle truppe tedesche già in ritirata, per la distruzione di ponti e vie di comunicazione,  facendo ritorno alle loro case solo dopo molti giorni. Il 9 Maggio successivo, alcuni facinorosi giunti da Siena si macchiarono di un ulteriore misfatto, usando violenza alla piccola Carla Bardi di 9 anni che, a seguito del turpe episodio, perse la vita. La cerimonia prevede alle 15,30 il ritrovo in Piazza della Fontana, alle 16 il corteo con la presenza della banda musicale “La Castigliana” con la deposizione di corone di alloro in alcuni luoghi altamente simbolici; alle 16,30 la commemorazione ufficiale. Lunedi 25 Aprile a Castiglione sarà invece celebrata la ricorrenza del XXV Aprile, Commemorazione della Liberazione: alle 10 il raduno in Piazza “Il Vecchietta”, quindi il corteo sulle note di “Bella ciao” eseguite dalla Filarmonica “La Castigliana” diretta dal maestro Ivano Rossi, per concludere con la commemorazione dell’anniversario della Liberazione presso il Parco della Rimembranza alle presenze delle autorità civili, militari e religiose locali.]]>

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