Amiata SI. Truffe on line e furti: il virus non ferma i malfattori, ma lo fanno i Carabinieri

Amiatanews: Abbadia S. Salvatore 28/12/2020
Scoperti e denunciati dai militari della Tenenza di Abbadia S. Salvatore e di Piancastagnaio due pluripregiudicati e un boliviano

Le truffe on line non temono di ammalarsi di Covid-19 ma, evidentemente, non hanno preso in considerazione gli investigatori dell’Arma dei Carabinbieri che, sempre più in un anno che pur avendo visto il crollo di reati come furti e rapine, hanno confermato come i raggiri attraverso il web siano sempre più all’attenzione dei malfattori. 

In questo contesto, significative sono state le indagini condotte a ridosso del Natale,  da parte della Tenenza di Abbadia San Salvatore e dalla confinante Stazione di Piancastagnaio che hanno prortato al deferimento di tre individui per reati di truffa in concorso e ricettazione, protagonisti di due vicende.
Nella prima, due pluripregiudicati, usando la ormai tristemente nota “truffa del bancomat”, hanno messo in vendita sulle piattaforme social delle consolle per computer a “prezzi formidabili”. Tratto in inganno è stato un cittadino di Abbadia S. Salvatore il quale, dopo aver versato quanto pattuito mediante la ricarica di una carta prepagata, ha atteso inutilmente l’invio della merce.
Le indagini hanno dimostrato che i due soggetti, un campano ed un pakistano, da anni avevano messo in moto questo meccanismo riuscendo a mietere vittime in ogni angolo d’Italia.

La seconda attività investigativa ha portato al deferimento di un cittadino boliviano residente  sul territorio amiatino. Le indagini, partite a seguito della denuncia di furto del telefono cellulare da parte di un senese, hanno consentito l’individuazione del responsabile il quale, dopo essere entrato in possesso del cellulare, immediatamente si disfaceva della scheda ivi contenuta. Tale accortezza non è stata sufficiente al malfattore che veniva geo localizzato grazie al segnale lanciato dall’apparecchio stesso; dopo una perquisizione, è stato costretto a restituire il telefono di cui veniva trovato in possesso.

In entrambi i casi le indagini venivano coordinate dalla Procura della Repubblica di Siena.
L’Arma dei Carabinieri continua incessante l’opera di repressione dei reati informatici invitando alla massima attenzione negli acquisti online in caso di prezzi estremamente ed ingiustificatamente vantaggiosi.      

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