Amiata. La musica jazz sull'Amiata con il batterista Claudio Sbrolli

Il batterista di Piancastagnaio impegnato in diversi concerti. Mailer Daemon Trio ed il Marco Colonna Trio le formazioni che si esibiranno ad Abbadia S. Salvatore e Piancastagnaio. Abbiamo incontrato l’amico Claudio Sbrolli pochi giorni fa a Piancastagnaio. Un incontro cordiale per parlare con Claudio della sua musica e di alcuni dei prossimi appuntamenti in calendario. Claudio Sbrolli, quotato batterista di origini amiatine (Piancastagnaio), dopo le prime esperienze nel rock e nel blues, da circa un decennio ha scelto il jazz come genere della sua musica, in una ricerca continua. Due chiacchiere tra un musicista vero (Claudio) ed una opportunità per me, amante si, ma solo “ascoltatore” (ahimè) dell’unico linguaggio inventato dall’uomo che riesce da sempre ad unire nella passione, l’anima ed il cuore di intere generazioni. La musica, appunto, di cui Claudio Sbrolli ne è interprete poliedrico e di indubbio successo in una scelta, quella del jazz, coraggiosa e ricca di scoperte. Come Claudio del resto, che ha nell’umiltà e nella semplicità due elementi caratteriali che personalmente ascolto nei suoni della sua batteria, mai assente nei concerti tra “amici” nelle feste amiatine e, in particolare, di Piancastagnaio. Un professionista anche per questo, vicino alla sua terra ed orgoglioso dell’appartenenza, che diviene comunque messaggero. Come altri ragazzi amiatini, spesso dimenticati in un atteggiamento mai da se stessi sopravvalutato, nonostante quel successo quel riconoscimento, spesso negato o, peggio ancora, distrattamente dimenticato. Parliamo con Claudio di due appuntamenti, due concerti di musica jazz, in questo mese di Agosto. Due esibizioni assieme ad importanti e conosciuti colleghi, a cui tiene molto; la prima ad Abbadia S. Salvatore (11 agosto) e la seconda, quella di Piancastagnaio (22 agosto). Perché Claudio, è forte l’attesa per questi due concerti sull’Amiata? “Aspetto con piacere ed emozione i prossimi concerti, a cui sono molto legato sia per motivi sentimentale che più strettamente legati alla mia professione di musicista. Sentimentali perché suonerò sull’Amiata, mia terra natìa, ad Abbadia San Salvatore e Piancastagnaio ma anche motivi, per così dire musicali, in quanto non mi capita spesso suonare “a casa mia” il jazz. In particolar modo il 22 settembre, con Marco Colonna, suoneremo un jazz più “radicale”, un jazz come viene definito di avanguardia, “avant jazz”. Studio e suono jazz, da circa 12 anni, dopo aver suonato musica rock e blues. Uno studio fatto di ricerca e passione, sostenuto da insegnanti di prestigio a cui sono molto legato. Mi riferisco a Claudio Mastracci, mio docente al famoso Istituto di Formazione Artistica e Musicale Saint Louiss di Rom; Ettore Fioravanti, batterista del quintetto di Paolo Fresu, che ho avuto come insegnante nei miei seminari a Siena ed a Nuoro. Tra le mie esperienze formative, vorrei ricordare delle lezioni con Francesco Petreni, conosciuto percussionista e batterista di Colle Val d’Elsa molto legato all’Amiata ed a Piancastagnaio dove si esibisce con la sua Bandao.” Torniamo ai due appuntamenti di musica jazz sull’Amiata. “Il primo sarà quello di martedì 11 Agosto, ad Abbadia S. Salvatore, all’interno di Amiata Festival, evento musicale organizzato da Daniele Belloni con la sua Associazione Culturale Arcadia, dove mi esibirò con Valentina Bartoli e Claudio Ingletti. Un trio che abbiamo voluto chiamare un po’ scherzosamente “Mailer Daemon Trio“, riferendoci al “diavoletto delleclaudio ingletti email”, ovvero la dicitura che appare sul computer quando una nostra email non ha raggiunto la propria destinazione per qualche errore. Il concerto si terrà in Piazza del Mercato, ore 21.00. Il trio è composto, oltre me alla batteria, da: Valentina Bartoli all’organo Hammond (pur giovanissima, già una specialista di questo strumento), Claudio Ingletti Sax tenore, bravissimo. La nostra formazione proporrà brani “meno battuti” di famosi compositori e interpreti del jazz americano degli anni 60′ e 70′.

Valentina Bartoli nasce a Pistoia, fin da piccola si avvicina al mondo delle tastiere e si appassiona in particolare al suono dell’organo Hammond. Dopo l’acquisizione dei fondamentali valentina_barolisotto la guida del maestro Spampani prosegue gli studi frequentando seminari di musicisti come Gianni Giudici, Tony Monaco, Alberto Marsico, Pat Bianchi. Presto inizia ad esibirsi con diversi gruppi blues, funk e jazz ispirandosi ai maestri che hanno reso celebre questo strumento nel secolo scorso e in particolare a Jimmy Smith, Don Patterson e Larry Young. Ha partecipato a festival come il Pistoia Blues Festival  2008, 2009, 2011 , Santa Cruz Festival de Tenerife 2011, Porretta Soul Festival 2012, Aosta Blues&Soul Festival 2013, X Festival Jazz Italia-Mozambico 2014. Ha collaborato con Vince Vallicelli, Sidney Guitar Crusher, Franco Santarnecchi, David Schintter , Dr. Marvin Boogaloo Smith, Piero Borri, Josephine Cuevas, Rob Sheps, Damiano Niccolini, Ron Petredy, Claudio Sbrolli, Nick Becattini. Partecipa alla formazione del progetto funk The Real Mother Funkers. Insegna alla scuola S.P.M di Pistoia, Cironi di Prato, ed ha tenuto workshop presso il corso superiore di musica dell’Eca dell’Università Eduardo Mondlane di Maputo e laboratori per ragazzi della Scuola italiana Giovanni Falcone di Maputo.
L’appuntamento si ripeterà anche a Radicofani il prossimo 13 agosto, anche se suoneremo un jazz “più standard” col nome di Claudio Sbrolli Trio.” Vai alla pagina Facebook dedicata all’evento –> L’altro appuntamento sarà quello del 22 Agosto a Piancastagnaio, all’interno della splendida Rocca Aldobrandesca – Senese, un ambiente sicuramente affascinante ma anche da scoprire come jazz_colours_marco_colonnamarco colonnauomo e come musicista. Un appuntamento, organizzato dalla Pro Loco di Piancastagnaio, di prestigio in quanto suonerò con il Marco Colonna Trio “Med Free Funk”, di cui di recente faccio parte. Marco Colonna è clarinettista, sassofonista e polistrumentista, compositore, molto visibile sulla scena musicale italiana (recenti i suoi concerti con Antonello Sales e Michele Rabbia) e ritenuto uno dei musicisti jazz più quotati. (nell’immagine la copertina della nota rivista jazz “Jazz Colours del numero di Aprile 2015 con all’interno un dettagliato articolo su Marco Colonna). Sono entrato nel suo trio recentemente in sostituzione di Stefano Cupellini che è entrato a far parte del quintetto sempre di Marco Colonna. Abbiamo già delle date in calendario fino al prossimo anno. Suoneremo brani originali, composte dallo stesso Colonna. Musiche dall’impronta molto mediterranea dove, casualmente e come nel caso del su citato Mailer Daemon Trio,  ci sarà la presenza dell’organo Hammond. La formazione ce si esibirà vedrà dunque Marco colonna ai clarinetti (Si bemolle e basso), Fabio Sartori (organista che suonerà appunto un Hammond) ed io, alla batteria ed alle percussioni.” Una curiosità, Claudio. Perché molto “Hammond” ultimamente? “Al di là di scelte musicali volute, come nel caso dei trii dove suono, credo che una delle motivazioni sia il periodo prolungato di crisi economica che, ovviamente, incide, e non poco, sulla musica ed i concerti. Ho nottato che negli ultimi anni mi capito sempre più spesso suonare con formazioni che usano questo strumento. Da sempre nella musica, i periodi di crisi comportano un rengistrimento delle formazioni. L’organo Hammond permette di suonare anche i bassi e quindi sopperire ad un elemento, il bassista appunto. Ogni modo non ci si improvvisa, come alcune volte mi capita di vedere: l’organo Hammond è uno strumento per veri e propri specialisti. Basti pensare anche ai grandi musicisti degli anni ’70 nei molti generi musicali.” Hai molte collaborazioni Claudio, tra cui quella quasi decennale con il Raf Ferrari 4tet Raf Ferrari 4tet è una formazione che esula da quelle indicate in precedenza. Da circa otto anni suono con Raffaele, pianista lucano, presenteremo il nuovo disco “Quattro (Helikonia)” dell’altra formazioni con cui da anni collaboro, i il 19 settembre all’Auditorium di Roma”. raf-ferrari-quartet]]>

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