Amiata. I lavoratori forestali sotto la "Tenda Rossa" di FLAI – CGIL Siena

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 09/06/2016 Sie è svolta la prima giornata dell’iniziativa “Ci mettiamo le Tende” con l’incontro con i lavoratori privati della forestazione della provincia Una “Tenda Rossa”, simbolo per i diritti e per il riscatto dei lavoratori meno tutelati.

Un segno visibile a sostegno e vicinanza per Floramiata, i lavoratori privati della forestazione ma anche per i dipendenti della Nuova Rivart, anch’essa in gravissima difficoltà economico-occupazionale assieme ad altre realtà nell’area industriale ed artigianale della Val di Paglia, sostanzialmente riconosciuta dalla stessa Regione “area di crisi”

Si è svolta in un clima di confronto ma anche di preoccupazione la prima giornata dell’iniziativa “Ci mettiamo le tende”, la due giorni di Federazione Lavoratori AgroIndustria  FLAI CGIL in Amiata che, attrraverso il simbolo dell “Tenda Rossa”, vuole essere momento di dibattito per il diritto al lavoro. La “Tenda Rossa”, per la prima volta in Toscana è stata montata nella mattinata nella zona di Casa del Corto, a pochi passi dall’ingresso di Floramiata, da alcuni responsabili del Sindacato della Fe da alcuni dipendenti di Floramiata e Forestali dell’Unione dei Comuni dell’Amiata e della Val di Chiana Senese. Un simbolo che, come per la Segretaria Generale di siena Paola Bittarello,  “rappresenta per la Flai Cgil un simbolo per i diritti e per il riscatto dei lavoratori meno tutelati e che più hanno bisogno di essere sostenuti: laddove c’è una situazione di maggiore difficoltà noi ‘ci mettiamo le tende”. Dunque un simbolo di sostegno e vicinanza visibile per Floramiata, i lavoratori privati della forestazione ma anche per gli altri lavoratori dell’area, come, ad esempio, la Nuova Rivart, anch’essa in gravissima crisi economico-occupazionale assieme ad altre realtà del comprensorio industriale della Val di Paglia.

Presente sostanzialmente la segreteria senese del Sindacato; oltre la Bittarello, erano a Casa del Corto gli altri componenti Thomas Borromeo, Roberto Giubbolini e Sonia Guerrini oltre ai rappresentanti FLAI CGIL dei lavoratori Forestali, Valerio Del Grasso (Unione Comuni Amiata Val d’Orcia) e Moreno Morgantini (Unione Comuni Val di Chiana Senese).

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Una giornata dove sono emerse tutte le preoccupazioni e le contrarietà, sia da parte dei rappresentanti sindacali che dei lavoratori, preoccupati per la decisione della Regione di non considerare e adeguatamente l’attività forestale, pur essendo la Toscana tra le regioni più boscose d’Italia. Una considerazione concretamente non supportata da tempo, troppo tempo, attraverso concreti investimenti che si vanno ad aggiungere ad una mancata ed appropriata pianificazione del territorio da parte degli enti locali e una nuova visione occupazionale del settore. Al di là di situazioni differenti con l’Amiata senese in una situazione più tranquilla, che garantisce ad oggi lavoro e salari a tutti i forestali, sono evidenti le difficoltà di tutti i lavoratori privati della forestazione e dello stesso sindacato che, pur impegnato quotidianamente, rimane altresì preoccupato per una situazione che rimanendo tale, metterà entro l’inizio dell’autunno, in fortissima discussione le prospettive occupazionali e salariali. Tra l’altro, dei 3 milioni di euro sbloccati recentemente dalla Regione Toscana, non si conosce la distribuzione sul territorio, aumentando ancor di più l’incertezza per i lavoratori che hanno un contratto di tipo privatistico con assenze di garanzie rispetto ai loro colleghi dipendenti ministeriali.

[caption id="attachment_20159" align="aligncenter" width="800"]Piancastagnaio_Tenda_Rossa_CGIL_FLAI_WP_20160609_025 Alcuni dei lavoratori forestali presenti prima dell’assemblea[/caption]

L’iniziativa ha visto rispettato il programma previsto, confortata almeno fino al momento dell’assemblea che ha visto nell’assemblea dei lavoratori forestali il suo momento principale, seguito da una tipica merenda amiatina e raccolta firme Carta dei diritti universali e 3 referendum sul lavoro.

Domani la seconda e conclusiva giornata incentrata sulla situazione di Floramiata, dove oltre alle rappresentanze del Sindacato, sono attesi gli interventi degli Onorevoli Cenni, Dallai e Terrosi e dei Consiglieri Regionali Scaramelli e Bezzini, del resto già presenti all’ultima assemblea “Floramiata per l’occupazione”, tenutasi ad Abbadia S. Salvatore il 4 di Maggio passato. Una giornata attesa, anche in virtù dell’ultimo incontro a Firenze tra il Governatore Rossi e i sindaci dell’area, in cui si è sostanzialmente riconosciuta l’area di crisi dell’Amiata, paragonata ad aree come il polo industriale di Piombino (tante volte citata a paragone) e, di conseguenza, la possibilità di agevolazioni per le imprese ed i lavoratori.

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Questo il programma di domani, Venerdì 10 Maggio, che prevede anche momenti di aggregazione e conoscenza come la visita al Museo Minerario di Abbadia S. Salvatore con la chiusura della giornata all’insegna di un sorridente convivio.

  • ore 9.30-10.00 colazione con prodotti locali
  • ore 10.30 visita gratuita guidata al MUSEO MINERARIO di Abbadia S. Salvatore (su prenotazione al 3486503902)
  • ore 12.30 rientro in tenda e pranzo al sacco
  • ore 15.30 ASSEMBLEA/INIZIATIVA con i lavoratori di FLORAMIATA, le istituzioni e i Parlamentari
  • ore 18.00 raccolta firme Carta dei diritti universali e 3 referendum sul lavoro
  • ore 19.00 vino, cacio e porchetta
  • ore 20.00 ‘Musica di resistenza per il lavoro, la libertà e i diritti’ con il gruppo ‘CDJ’ – italian beat music
Rimandiamo agli articoli della sezione “Speciale Floramiata” per avere un quadro generale della situazione sin dall’insediamento del curatore fallimentare. —> Speciale Foloramiata Alcune dichiarazioni della giornata odierna  ]]>

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