Amiata. Floramiata: tutto tace, nessuna offerta: solo delusione.

Amiatanews (Marco Conti): Firenze 06/05/2016 Forse, tra circa un mese, la prossima asta I Sindaci dell’area interessata, saranno dal Governatore Rossi il prossimo 16 Maggio Voci sempre più insistenti sull’interesse all’acquisto di un gruppo fiorentino operante nell’orto frutticolo.

Ancora una giornata amara per Floramiata, l’azianda floro-vivaistica amiatina, con sede a Piancastagnaio, di cui è stato dichiarato il fallimento nell’Ottobre 2015. L’asta di vendita di questa mattina è andata deserta, come del resto previsto, visto che già ieri, giovedì, non erano state presentate offerta da parte di interessati; il giudice Serrao, del Tribunale di Siena, competente nella procedura, ha dovuto prendere atto della situazione, rimandando a prossima data un altro tentativo di vendita. Un’altra delusione, l’ennesima, per l’azienda ed i propri dipendenti, che possono solo sperare, in questi momenti di drammatica attesa, che il curatore di Floramiata Servizi Srl, Gianni Sismondi, possa nel frattempo proseguire con l’esercizio provvisorio, predisponendo una nuova asta con condizioni più favorevoli per i possibili acquirenti. Come ormai noto da tempo, l’asta partiva da una base di 13,4 milioni di Euro, una cifra ritenuta elevata da molti, sia da esperti del settore che da alcuni rappresentanti della politica toscana, così come dichiarato anche durante il convegno organizzato lo scorso 2 Maggio ad Abbadia S. Salvatore da CGIL-FLAI. Una base economica, che rischia di tenere lontani eventuali acquirenti che, a sentir dire, sarebbero pronti, a ben altre condizioni, a rilevare uno dei complessi più importanti a livello nazionale ed europeo. Tant’è, che per i 137 dipendenti e per il centinaio di avventizi (da non dimenticare), l’attesa nell’incertezza totale, sta divenendo motivo, non solo di preoccupazione, ma, anche, motivo di sussistenza per la vita quotidiana. Giovedì mattina, in Regione, Sismondi, durante l’incontro tra Simoncini (Consigliere del Governatore Rossi), il Sindaco di Abbadia S. Salvatore, Fabrizio Tondi e il Vice Sindaco di Piancastagnaio Enio Rossi (presente con il suo Assessore alle attività produttive Franco Capocci), alla presenza di Franci, liquidatore di Floramiata SpA, aveva manifestato l’intenzione di chiedere al Giudice di procedere ad una nuova asta, visti alcuni interessi manifestati da imprenditori toscani. Da giorni, sugli organi di stampa, si scrive di volontà all’acquisto, da parte del gruppo fiorentino Cammelli, importante azienda operante dagli anni ’50 nel settore ortofrutticolo, che, pur in assenza, ad oggi, di offerte ufficiali, sembra essere molto interessata al polo produttivo amiatino.

Ennio Rossi, vice sindaco di Piancastagnaio, comune dove risiede l’azienda Floramiata, parla di ottimismo da parte dei liquidatori, circa l’esito della prossima asta (forse tra un mese circa), in quanto gli imprenditori che hanno fatto visita allo stabilimento, hanno dato dimostrazioni di interesse tali da poter prevedere delle offerte. Lo stesso Rossi, informa che è stato fatto presente a Simoncini, del fatto che l’impianto industriale, avrebbe necessità di una ristrutturazione nel caso di una produzione di prodotti orto frutticoli. In questo caso, la stessa Regione potrebbe intervenire a sostegno, visto che questo tipo di produzione, avrebbe bisogno di almeno un anno, prima di essere pronta per la commercializzazione.

Vedremo gli esiti. Fra le tante, bisognerà fare i conti anche con gli ammortizzatori sociali; la cassa integrazione dei lavoratori a tempo indeterminato terminerà a fine maggio, mentre gli stagionali sono rimasti esclusi dalle attività. —> Speciale Foloramiata]]>

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