Amiata. Floramiata: seconda asta il 18 luglio. L'asticella scende, ma non troppo…

Amiatanews (Marco Conti): Siena 21/06/2016 Base d’asta per Casa del Corto intorno agli 11,6 milioni di Euro. La scadenza delle offerte il 15 Luglio alle 12

Dopo il nulla di fatto della primadel 6 Maggio u.s., è stata indicata la data della seconda asta per la vendita di Floaramiata, che si terrà presso il Tribunale di Siena il prossimo Lunedì 18 Luglio alle 12:30. Il termine della presentazione delle offerte è invece quello di Venerdì 15 Luglio (ore 12:00); tutta la procedura contnuerà a essere seguita dal Giudice Marianna Serrao. Ricordiamo che la vendita riguarda sia la parte delle infrastrutture dell’azienda di Casa del Corto (dalle serre all’impianto per la gestione del calore geotermico, dal marchio agli uffici e beni immobili all’interno), oltre il  valore della produzione esistente nei magazzini, sia dei terreni agricoli in quel di Gradoli (Alto Viterbese). La base d’asta indicata ad oggi per Casa del Corto è di 11.600.000 Euro (9.800.000 Euro infrastrutture e 1.800.000 magazzino) mentre per il le proprietà di Gradoli è di 455.000 Euro.

I punti di riferimento per ogni tipo di informazione sull’oggetto dell’asta, dalle stime ai crediti d’imposta previsti per la risorsa geotermica (circa 4.000.000 l’anno), sono da sempre il liquidatore Lando Franchi e il curatore fallimentare Gianni Sismondi, impegnati costantemente in un’operazione delicata e complessa.

Alcune voci, parlano che sul nuovo disciplinare siano presenti delle agevolazioni per i potenziali acquirenti tra cui quella di una sorta di comodato d’uso, valorizzato economicamente, prima della cessione definitiva dell’azienda. Per ora le voci di imprenditori conosciute sono quelle dell’azienda fiorentina Cammelli e di una cordata che fa capo a un imprenditore svizzero-italiano.

Il vero è che lavoratori, Amministratori pubblici, politici, sindacati e imprese dell’indotto, attendono con ansia l’esito di questa seconda asta, anche in base agli ultimi incontri istituzionali e manifestazioni pubbliche. Di certo, sembrerebbe che, anche questa seconda occasione, ritenuta da molti un punto fondamentale per il futuro dell’azienda, la base d’asta probabilmente sia più alta di quella aspettata. Alcune settimane fa, durante la manifestazione FLAI CGIL, tutti gli intervenuti, hanno sottolineato l’importanza di un calo significativo del prezzo iniziale di vendita significativamente più basso rispetto alla prima asta che fu di circa 13,4 milioni di Euro e di come, quel che accadrà nel prossimo Luglio, sia fondamentale per il concreto futuro dell’azienda e per i suoi 137 lavoratori dipendenti e delle decine di avventizi che chiedono del proprio futuro.

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