Amiata. Floramiata: incontro tra l'azienda Cammelli ed i rappresentanti sindacali e dei lavoratori

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 12/05/2016 A Piancastagnaio, Alessio e Stefano Cammelli, in rappresentanza della società di famiglia. Ottimismo e speranze, in attesa della seconda asta di vendita.

Visita dei fratelli Alessio e Stefano Cammelli presso la sede di Floramiata a Piancastagnaio. In rappresentanza della società di famiglia, con sede a Firenze, i due dirigenti, hanno incontrato i rappresentanti sindacali e dei lavoratori del complesso industriale florovivaistico. Una visita da considerarsi positiva, vista anche l’evoluzione della situazione aziendale che ha visto l’asta di vendita del 15 Aprile, spostata al 6 Maggio u.s., giorno in cui è andata deserta, vista l’assenza di offerte.

Dunque, al di là di ogni pensiero, è da considerarsi comunque positiva l’incontro, che, indubbiamente, contribuisce ad una maggior fiducia per la seconda asta, che, alcune voci, danno nel mese di Giugno. Gli stessi rappresentanti dei lavoratori, hanno confermato la propria soddisfazione per la giornata di ieri, anche per aver incontrato personalmente i fratelli Cammelli, la cui azienda è, da alcune settimane, considerata tra le (più che) possibili acquirenti del grande polo industriale amiatino. Ricordiamo che la Cammelli originaria di Ponte a Greve ed oggi con sede a Settimo fiorentino, opera dagli anni ’50 nel settore agricolo e, in particolar modo, in quello orto frutticolo. Ora, almeno formalmente, non resta che attendere la data della seconda asta, ove si prevede un calo della base (fino al 6 Maggio superiore ai 13.000.000 di Euro), così da avere risposte sul futuro dei 132 lavoratori, che potranno usufruire ancora di soli 24 giorni di cassa integrazione in deroga del totale di sei concordato nella trattativa dello scorso inverno con la Regione. A Firenze, saranno, tra l’altro lunedì 16 Maggio p.v., i sei Sindaci amiatini dell’area, per l’incontro tra il Governatore Rossi ed i sei sindaci dell’Amiata (Vagaggini – Piancastagnaio, Tondi – Abbadia S. Salvatore, Fabbrizzi – Radicofani, Galletti – Castiglione d’Orcia, Balocchi – S. Fiora,  Fortunati – Castell’Azzara), per ribadire la situazione di grave crisi amiatina, che, oltre Floramiata, vede coinvolte anche altre aziende del polo produttivo in Val di Paglia. S Si spera dunque in segni positivi, aperture da parte della Regione, in particolar modo, per la scadenza della cassa integrazione da poter prolungare o sostituire attraverso i cosiddetti “contratti di solidarietà”.

Ovviamente, è auspicio di tutti, concludere al più presto una vicenda che ha segnato profondamente i lavoratori, le imprese dell’indotto, la politica e, in genere, la comunità amiatina, che ha visto cadere nel fallimento uno dei poli florovivaistici più importanti d’Europa, con grande professionalità all’interno e centinaia di lavoratori coinvolti


Rimandiamo agli articoli della sezione “Speciale Floramiata” per avere un quadro generale della situazione sin dall’insediamento del curatore fallimentare. —> Speciale Foloramiata]]>

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