Amiata. A Montecitorio giornata di protesta dei i movimenti amiatini e la rete nazionale Nogesi

Fausto Carotenuto: “La geotermia deve però essere utile, non pericolosa e accettata dai cittadini”. Pecoraro Scanio: “Sull’Amiata le centrali di Enel sono obsolete e vetuste e vanno chiuse”. Ancora una giornata di protesta per i movimenti amiatini e la rete nazionale Nogesi, contro la ‘geotermia elettrica, speculativa e inquinante’, giovedì 5 novembre a Montecitorio, a Roma, per dire ‘no’ ai nuovi progetti di trivellazioni e ai nuovi impianti geotermici sul territorio italiano e sollecitare contemporaneamente il governo a emanare quelle “ linee guida”, che applichino maggior cautela nella autorizzazione degli impianti e nella scelta delle aree, tenendo conto dell’avvenuto studio di “zonizzazione”. La mattina, durante il convegno, sono state presentate e discusse le proposte già inviate a governo, parlamento e regioni interessate il 15 ottobre us, mentre il pomeriggio cittadini e comitati hanno manifestato la loro contrarietà alla attuale geotermia in piazza Montecitorio. “La rete non è contraria tout court alla geotermia” ha detto Fausto Carotenuto, portavoce della rete nazionale. “Il nostro obiettivo è infatti quello di passare dalla protesta alla proposta. La geotermia deve però essere utile, non pericolosa e accettata dai cittadini”. Mentre dal convegno sono emerse richieste di sfruttamento geotermico in aree pericolosissime, come Ischia, i Campi Flegrei, l’Amiata e altri ancora, “dove possono creare terremoti e inquinamento di falde acquifere”. I sindaci dei comuni dove sono previsti impianti pilota (anche a media entalpia) e nuove trivellazioni (Toscana, Umbria, Lazio, Sardegna, Campania) hanno inoltre denunciato con forza come queste attività industriali contrastino con le vocazioni del territorio al turismo e alla agricoltura di qualità e ribadito che devono essere chiamate le popolazioni a decidere. Quanto alla geotermia dell’Amiata, “non è tollerabile nel territorio a prescindere” (geologo Mauro Chessa), “le centrali di Enel sono obsolete e vetuste e vanno chiuse” (Alfonso Pecoraro Scanio già ministro dell’Ambiente), “è l’energia elettrica più inquinante al mondo” (Andrea Borgia).


Fonti. Mariella Baccheschi – Corriere di Siena  ]]>

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