Abbadia San Salvatore. Sulla "Carta della Buona Geotermia", le posizioni di Abbadia Futura al Consiglio Comunale

Interpellanza del 8 Febbraio 2016 e relativa dichiarazione in aula durante il Consiglio Comunale A circa due settimane, dal convegno “La Carta della Buona Geotermia di Abbadia S. Salvatore”, riportiamo integralmente l’interpellanza e le dichiarazioni in aula della lista civica “Abbadia Futura”, durante l’ultimo Consiglio Comunale. Ricordiamo che l’interpellanza, è uno strumento di partecipazione, mediante il quale un Consigliere Comunale, o più di uno, può informarsi, appunto interpellando il Municipio, su oggetti di interesse collettivo.


Riceviamo e pubblichiamo
Interpellanza con risposta scritta
I sottoscritti consiglieri comunali della lista civica Abbadia Futura, con la presente avvalendoci delle facoltà concesse dalla LOC (art.66) e dal regolamento comunale, ci permettiamo di interpellare il sindaco e la giunta comunale sul seguente tema: geotermia. In considerazione del convegno che si è tenuto nei  giorni 29 e 30 gennaio sulla geotermia, chiediamo quali sono le intenzioni e gli orientamenti di codesta amministrazione comunale in merito ai permessi per nuovi impianti rilasciati dalla regione toscana con delibera n1229/2015 alle società della cosiddetta buona geotermia. A tal uopo noi chiediamo quanto segue:
  • Saranno chiuse le centrali ad alta entalpia e sarà recuperata la legalità costituzionale violata per la salute?
  • Saranno finanziati gli impianti a bassa entalpia per sviluppare calore?
  • Sarà possibile istituire un tavolo permanente tra l’amministrazione comunale e i comitati per concordare una piattaforma comune di proposte e portarle in Regione ai fini di modificare le modalità delle concessioni?
  • E’ possibile valutare, cosa fare e che cosa comporta nel nostro territorio la media entalpia con il ciclo binario a livello di sub-sidenza, sismicità e contaminazione delle falde acquifere?
  • E’ stato considerata la possibile presenza di mercurio e la conseguente incrostazione nelle pareti del pozzo del sistema di raffreddamento nel ciclo binario?
  • Quali ripercussioni ricadono sulle acque termali?
In attesa di una risposta scritta, ringraziamo per la collaborazione e porgiamo distinti saluti. I consiglieri della lista civica Abbadia Futura 8-2-2016
Questo il testo della dichiarazione in aula
BUONA GEOTERMIA

Dalle centrali flash alle medie e basse entalpie -Sembra che la buona geotermia proponga l’eliminazione della cattiva geotermia e garantisca il passaggio a tecnologie migliori. -Con le leggi attuali, si profila invece la presenza sia delle vecchie che delle nuove centrali, senza che vengano eliminate quelle più inquinanti. -Noi di lista civica Abbadia Futura diciamo: basta altre centrali in Amiata e vogliamo subito una moratoria di quelle già esistenti. Non si può aggiungere altra geotermia, se prima non si eliminano le cause dell’eccesso di mortalità e se non vengono ripristinate le condizioni sanitarie della legalità costituzionale violata dal silenzio dei sindaci che per mandato sono anche responsabili della salute pubblica. NOI CI SAREMMO COSTITUITI PARTE CIVILE!!

Ci si chiede: le nuove centrali aumentano i rischi già presenti e documentati? La regione toscana con delibera della giunta N.1229/2015,ha previsto 225 MW aggiuntivi di cui 155MW  da realizzare con i nuovi impianti connessi ai permessi di ricerca vigenti alle società della cosiddetta buona geotermia. Ci sono 64 territori collocati nei comuni dell’area Sud della toscana coinvolti dai permessi di ricerca geotermica e da progetti di centrali geotermiche pilota. Non vi era nessun rappresentante della regione toscana al convegno sulla buona geotermia: Il consigliere Marras se si fosse presentato al convegno della buona geotermia, avrebbe rischiato di essere bersagliato dalle critiche dei comitati cittadini. Ci chiediamo: chi ha deciso a livello regionale e con quale mandato delle istituzioni locali? A noi risulta che alcuni comuni dell’Amiata e della val d’Orcia, si sentono minacciati dalla geotermia. Altri impianti sono sostenibili in Amiata? -se tutto ciò si verificasse, significherebbe che i territori coinvolti avrebbero una monocoltura industriale, come ai tempi delle miniere di mercurio e oggi ne paghiamo le conseguenze a livello di bonifica del territorio oltre al fatto che ha determinato una mono-economia che ha depresso ogni altra attività dal turismo all’agricoltura. I giovani scappano da questi territori e l’indice di vecchiaia di queste aree è tra i più alti della toscana. Considerato che sono state individuate ben 54 correlazioni, statisticamente significative, tra incrementi di malattie e concentrazioni crescenti di diversi inquinanti presenti in aria, acqua e terreno, prodotti anche dalle centrali  geotermiche; Visto che in una relazione del prof. Basosi, si afferma che l’emissione di CO2 delle centrali geotermiche è dello stesso ordine di grandezza di quella delle centrali alimentate da combustibili fossili; Considerato che nei comuni geotermici dell’Amiata, risulta statisticamente vera la relazione tra l’aumento notevole di mortalità in funzione di concentrazioni crescenti di arsenico, mercurio, ac. solfidrico, ne deriva che l’incremento delle malattie e mortalità nell’Amiata, è dovuta anche all’emissioni delle centrali geotermiche. Ci si domanda :perché i responsabili della sanità pubblica, non hanno denunciato questa realtà sanitaria? Come mai un’attività come quella dell’Enel in Amiata, inquinante e con costi sanitari elevati ed emissioni di gas alternti il clima come quelle di una centrale a carbone di pari potenza, ottenga dal governo diverse decine di milioni di euro all’anno di contributi pubblici, destinati dal parlamento alle energie pulite? Secondo noi, c’è l’antidoto per fermare la corsa sfrenata all’oro geotermico: eliminare gli incentivi di cui gode l’Enel, senza la considerazione dei danni e i rischi che comporta questo tipo di sfruttamento della geotermia. Ci si domanda: quando nelle grandi città, un limite di inquinamento  viene superato, viene bloccato il traffico delle auto per i giorni necessari per recuperare la normalità delle concentrazioni nocive: lo smog. Possibile che non si possa fare altrettanto per la geotermia? Dobbiamo aspettare la scadenza delle concessioni del 2024 per sanare questa situazione drammatica per la salute ,l’ambiente, l’acqua, sismicità, sub-sidenza: nel nostro territorio, le frane sono sotto gli occhi di tutti Per noi dovrebbe valere il principio della precauzione prima delle trivelle! Esiste un rapporto di un gruppo di esperti sul possibile nesso di causalità tra le attività estrattive in provincia di Modena e il sisma verificatisi nel 2012. In considerazione della percentuale di mortalità per neoplasie chiediamo: a)si chiudano le centrali ad alta entalpia e si recuperi la legalità costituzionale violata per la salute. b)Chiediamo che debbano essere finanziati gli impianti a bassa entalpia per sviluppare calore geotermico. c)Valutiamo insieme cosa comporta e  se ci sono le condizioni possibili per realizzare gli impianti a media entalpia e a ciclo binario, in merito alla sismicità, sub-sidenza, contaminazione delle falde acquifere e termali, e alle concentrazioni e condensazione di mercurio nel sistema di raffreddamento, prima di iniziare a discutere di ogni altro impiego della risorsa geotermica. d) Si istituisca un tavolo permanente tra l’amministrazione comunale e i comitati aderenti, per concordare una piattaforma comune di proposte possibili e portarle in regione ai fini di modificare le modalità delle concessioni in atto. Noi siamo dell’opinione che le decisioni sul nostro territorio, non devono essere calate dall’alto, ma anzi dobbiamo riappropriarci del nostro ruolo nel governo dei nostri beni e delle risorse, con la finalità di utilizzarle in Amiata e per l’Amiata attraverso progetti di piccole e medie imprese che possano sfruttare il calore come un valore aggiunto e abbassare così i costi di produzione. Un altro sviluppo economico per l’Amiata è possibile. Noi siamo contro la geotermia a emissioni inquinanti ad alta entalpia. Se siete veramente disponibili a muovervi nei confronti della regione toscana, per fare riconvertire le centrali inquinanti e pericolose dell’Enel attuali, possiamo intraprendere insieme un nuovo cammino e costruire un tavolo per lavorare a una piattaforma unitaria come quella della sanità e si spera sul lavoro, per costruire il futuro del nostro territorio. A noi i ghiribizzi della politica non ci interessano.

Fonti. Comunicato stampa Lista Civica Abbadia Futura]]>

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