Abbadia San Salvatore. Gli "Aquilotti" dell'Amiata Basket, raggiungono le finali alla Safari Cup.

Un bel quarto posto per i ragazzi amiatini, disputato in Abruzzo dal 23 al 25 Aprile, vinto dalla squadra siciliana del Giarre. Un’occasione di crescita tecnica e personale, di conoscenza e rispetto, nei valori dello sport e della socialità. Più che buone le strutture sportive che hanno ospitato la manifestazione Una splendida avventura ed esperienza, quella dei ragazzi di Amiata Basket, in quel di Vasto, importante località abruzzese, in provincia di Chieti. La partecipazione alla IV^ edizione del Safari Cup, è stata una bellissima esperienza per i protagonisti di uno sport che sull’Amiata e nella provincia di Siena, vanta un imporante numero di appassionati e tifosi. La Safari Cup, prende il nome dal fatto che, tra le attività ludiche dedicate ai ragazzi e le famiglie durante il torneo, c’è la visita del conosciuto Zoo Safari di Rocca San Giovanni (Ch), con possibilità di percorso pedonale alla guida di elefanti e cammelli e intrattenimento con spettacoli circensi con tigri, leoni, elefanti, cammelli, foche, scimmie e leoni marini. Agli ordini di coach Claudio Frosoni e del secondo Francesco Conti, gli aquilotti amiatini, hanno affrontato con il giusto spirito il loro primo vero e proprio torneo agonistico, ben organizzato da Centro Eventi, a cui partecipavano una settantina di squadre (8 per la categoria gli “Aquilotti”),  di molte regioni italiane. Un quarto posto, che ha reso più che felici i giovanissimi, che sono migliorati, incontro dopo incontro, fino a raggiungere un livello tale, da permetter loro di disputare la fase finale del torneo. Infatti, dopo la prima sconfitta con i siciliani del Giarre, vincitori finali del torneo, affrontata dopo un paio d’ore dall’arrivo a Vasto successive ad un viaggio di cinque, i ragazzi di Frosoni, hanno battuto, con merito, prima i locali di San Salvo (cittadina confinante con Vasto) e, l’ultimo giorno, il team di Scafati, all’inizio temuto, ma, sul campo, battuto senza mezzi termini. Due vittorie ed una sconfitta, che han permesso agli aquilotti dell’Amiata Basket, di disputare la fase finale nel campo centrale di Vasto, assieme al Giarre, Aretusa Siracusa ed il Manziana, la migliore nei gironi eliminatori per numero di vittorie e punti siglati. Proprio il Manziana, è stata l’avversaria dell’Amiata Basket nella prima semifinale delle 15 di lunedì. Una partita che, solo nel primo dei sei tempi previsti, ha visto un predominio della squadra laziale, ma che, nei successivi cinque, ha mostrato un equilibrio tra le due contendenti, al punto che gli aquilotti amiatini, han vinto due tempi, soccombendo per uno e due punti nei rimanenti. Senza nulla togliere alla vittoria dei bravi ragazzi del Manziana, dove giocano giovanissimi tecnicamente già ben preparati, anche in questo caso, gli amiatini non sono stati fortunati nel sorteggio che stabiliva il calendario delle semifinali, trovandosi a giocare la finalissima, circa due ore dopo la partita del mattino, dopo una fugace pausa pranzo e lo spostamento a Vasto città. La stanchezza, è sembrata evidente, come il dispiacere per le tante occasioni sprecate; ma questo è lo sport ed il suo insegnamento, che va sempre accettato assieme ai meriti dell’avversario. L’ottimo risultato finale è stato il quarto posto, raggiunto con caparbietà e la classica “tigna” amiatina, incontrando tutte squadre ben preparate e con un numero di giocatori a disposizione ben maggiore, che ha permesso agli “avversari” di poter effettuare cambi o gestire al meglio le forze. Ripercorriamo il cammino dell’Amiata Basket Fase eliminatoria Amiata Basket – Giarre: Giarre (23 Aprile) Amiata Basket – San Salvo: Amiata Basket (24 Aprile) Amiata Basket – Scafati: Amiata Basket (25 Aprile) Passano alle semifinali: Giarre e Amiata Basket 

  • Semifinale Amiata Basket – Manziana: Manziana (25 Aprile)
  • Finale 3-4 posto Amiata Basket – Aretusa Siracusa: Aretusa Siracusa (25 Aprile)
  • Finale 1-2 posto Manziana – Giarre: Giarre (vincitrice del torneo)
Un risultato, che premia questi ragazzi, dove tutto era nuovo e lontano da casa. Un riconoscimento per gli allenatori che hanno potuto verificare, in un contesto competitivo, i frutti del proprio importante lavoro, sia sotto l’aspetto tecnico che quello ludico. La IV^ Safari Cup, si è svolta, per quanto riguarda il girone degli Aquilotti amiatini, nel comprensorio del basso chietino, con sconfinamenti in Molise, in quel di Montenero di Bisaccia, centro che dette, tra gli altri, i natali all’ex PM di Mani Pulite, Antonio Di Pietro. I ragazzi dell’Amiata Basket, si sono esibiti su impianti sportivi di buon livello, ottimo in alcuni casi, sempre migliori di quelli abitualmente conosciuti per gli allenamenti o partitine di esibizione. Un riconoscimento, sotto questo aspetto per le amministrazioni locali e l’organizzazione, a cui, volendo cogliere un piccolo neo, diciamo che, forse, sarebbe stato meglio giocare una partita in più il secondo giorno per ciascuna squadra, e lasciare solamente la mattina del lunedì alle finali. Probabilmente, il numero di partecipanti totali (70 squadre fra tutte le categorie) e la visita allo Zoo Safari, del resto bella e ben organizzata, incidono troppo sulla programmazione del torneo. Cogliamo l’occasione, col sorriso, per concedere un “tiro libero” od un “assist” … perchi volesse coglierlo; una semplice ironia per raccontare, brevemente, una sostanziale differenza di strutture sportive rispetto all’Amiata. Strutture polivalenti che, pur collocate in comuni di dimensioni e popolazione sicuramente maggiore a quelli dell’Amiata, sono numericamente ben presenti sul territorio, non solo in quantità ma anche in qualità. L’Amiata, almeno sotto questo aspetto, dovrebbe essere considerato un unico centro sportivo intercomunale, capace di ospitare tornei ed esibizioni non necessariamente professionistiche, con un indotto sicuramente superiore, ad esempio, agli attuali flussi turistici. Quel che rimane da questa esperienza in terra d’Abruzzo, è una tre giorni di sport ma anche dello stare insieme, con le decine e decine di ragazzi giunti in questo lembo d’Italia, che, pur con un clima piovoso e rigido, nella seconda parte del periodo, ha accolto con garbo ed ospitalità ragazzi e famiglie. Queste, hanno avuta l’occasione, di rafforzare la propria conoscenza in un clima che le ha viste accese tifose dei propri ragazzi con sportivi ed apprezzati complimenti alle vittorie degli amici avversari. Da ripetere, magari proprio sull’Amiata. Dunque, un merito a questi giovanissimi player ed ai loro coach, per la bravura e il buon comportamento dentro e fuori dal campo, contraddistinto da quella innocente sportività che l’età regala loro. [gallery columns="5" link="file" ids="18849,18850,18851,18852,18853,18854,18855,18856,18857,18858,18859,18860,18861,18862,18863,18864,18865,18866,18867,18868,18869,18870,18871,18873"]]]>

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