Abbadia S. Salvatore. Lettera di protesta sull'utilizzo della piscina comunale

Amiatanews: Abbadia S.Salvatore 07/12/2015

Nella lettera di protesta, il mancato rispetto del bando

Riceviamo e pubblichiamo.

Piscina Amiata (fu comunale) Uisp. Oggi mi sono recato in piscina per chiedere quando potevo portare mio figlio per fare del nuoto libero. Dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 17 (cioè mai, visto che fino alle 16 non escono da scuola), il sabato in orari non comodissimi (8,30/10,30 – 12/16), la domenica mattina senza problemi. Aggiungiamo qualche nota di colore: posso portare solo mio figlio e non altri bambini, lo vieta il regolamento. Altri invece, a quanto pare, possono farlo. Perché?!

Passiamo a quello che mi interessa come Amiata Nuoto (l’associazione sportiva badenga ha utilizzato l’impianto dall’apertura nel 1976 fino al 1990; per un numero variabile di ore settimanali: da 8 a 16 e dal 1990 in poi in qualità di gestore): tra gli obblighi del gestore in particolare: paragrafo “e”, pagina 4 del bando: “il gestore deve garantire, ai sensi del vigente regolamento in materia, l’uso dell’impianto da parte dei soggetti che lo richiedessero, dietro pagamento delle tariffe determinate dall’amministrazione comunale” (cosa sempre fatta è garantita da Amiata nuoto. ”I proventi delle tariffe per l’uso dell’impianto saranno introitati dal gestore”. Il giorno 7/04/2015 la suddetta associazione richiede l’uso dell’impianto due giorni a settimana (martedì e venerdì dalle 17,30 alle 19,30). In data 21/5/2015 il Sindaco (protocollo 5640 del 12/05/2015) comunica l’impossibilità di concedere in uso l’impianto natatorio di Abbadia in quanto lo stesso è già affidato in concessione all’Associazione UISP, comitato di Siena. L’Amiata Nuoto prende atto della risposta del sindaco e con raccomandata (A.R. indirizzata al Comune e al gestore) chiede il rispetto del bando (23/05/2015) e dà 15 giorni di tempo al Comune per avere risposta. Finalmente arrivano le tariffe (deliberazione n. 97 del 28/05/2015). Per usufruire dell’impianto le associazioni sportive dovranno corrispondere al gestore euro 60 più IVA a corsia (considerata la richiesta di Amiata Nuoto con il solo utilizzo dei giorni richiesti, circa 70.000 euro annui).

Per la cronaca la Uisp gestisce la piscina comunale di Siena e il comune di Siena chiede alla “Libertas Siena”, per l’intero impianto, oltre alla stanza per la segreteria, 51,20 euro più IVA. Il 28/08/2015 (vi ricordate la richiesta di aprile?) la UISP finalmente si sveglia e magnanimamente decide di offrire degli spazi. Lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 14 alle 16:30! Orari comodissimi e soprattutto fruibili ai costi già riportati. Naturalmente Amiata Nuoto con raccomandata A.R. rifiuta in quanto gli orari proposti rendono impossibile lo svolgimento delle attività natatorie. Arriviamo al 06/09/2015 con l’ultimatum. La Uisp spedisce una mail al presidente di Amiata Nuoto con una apertura sostanziale: a integrazione delle ore già proposte si aggiungono il mercoledì e il venerdì dalle ore 19:50 alle 22:00. Nel frattempo Amiata Nuoto chiede un incontro urgente al Sindaco per risolvere la situazione e per chiedere il rispetto del bando (raccomandata pervenuta in data 01/09/2015). Incontro inconcludente dove ci viene detto espressamente che non dobbiamo fare corsi di nuoto. Arriviamo all’ultima richiesta dell’associazione amiatina, anticipata verbalmente ma formalizzata con raccomandata A.R. dell’11/11/2015: si richiede l’uso dell’impianto per tre corsie la domenica mattina, dalle 10 alle 12, e ancora tre corsie (martedì o giovedì, a scelta del gestore) dalle ore 18 alle 20. Proposta irricevibile! “Potrebbe saltare il piano finanziario” (ma la UISP non sta facendo così bene?). Per finire la chicca delle chicche: “la carta dei servizi per l’impianto sportivo piscina comunale” (deliberazione 217 del 24/11/2015) approvata in consiglio comunale in data 30/11/2015. Apoteosi! In ogni caso il gestore garantisce che almeno due corsie siano destinate all’utilizzo da parte degli enti e associazioni che ne facciano richiesta, per un monte ore complessivo di almeno 24 settimanali, nel rispetto delle modalità stabilite dal gestore che risultino compatibili con le attività già programmate e il modello gestionale vigente. Miracolo: il bando è sparito, ora decide il gestore!”. (lettera firmata).]]>

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