Presa di posizione di uno dei cittadini e sportivi più legati alla montagna, relativamente alla demolizione dei casottini per il rilevamento cronometrico sulla pista da sci. Riprendiamo il comunicato diffuso sulla rete. “Vorrei che tutti gli appassionati di sci sappiano quello che nei prossimi giorni verrà fatto in montagna nella pista del Crocicchio-Dedo: saranno demoliti i casottini di partenza e di arrivo che servivano ai cronometristi per le gare di sci” di Giorgio Viti
E’ inaccettabile, per quanto mi riguarda, che si dia corso a un’ordinanza del genere senza che nessuno dica niente. 50 anni di storia dello sci amiatino buttati nel secchio insieme a un ammasso di macerie che è quello che rimarrà dopo la demolizione. Stiamo assistendo all’ennesimo atto di autodistruzione che da qualche anno a questa parte ci divertiamo a fare nel nostro paese e nella montagna. Ma come possono le istituzioni, i consorzi, gli albergatori, gli sci club far passare questo scempio senza trovare una soluzione praticabile? I casottini non sono il frutto di costruzioni abusive – per il commercio o attività economiche – ma attrezzature a servizio della pista Crocicchio-dedo per le gare di sci in una pista omologata dalla FISI. I casottini sono il frutto di una vecchia generazione di appassionati dello sci e di montagna (quasi tutti scomparsi) che si sono adoperati (gratuitamente) affinché potessero accrescere la qualità dei servizi; le generazioni che si sono succedute hanno mantenuto nel tempo questo patrimonio migliorandolo continuamente. Ma come poteva essere fatta la Coppa Europa di sci femminile (anni ’80) senza l’ausilio dei casottini?, e tutte le altre gare, campionati toscani, campionati studenteschi, fino al Trofeo Pinocchio che ancora oggi porta nella nostra montagna centinaia di ragazzi da tutta la Toscana per 3 giorni di gare. Ci rendiamo conto che tutto questo domani non sarà possibile? Dalla prossima stagione invernale non sarà possibile infatti svolgere una gara di sci nella nostra montagna! Entro il 20 settembre – stando all’ordinanza – dovranno essere demoliti tutti i casottini! Ecco quindi che un altro tassello di chi vuole distruggere questo paese un po’ alla volta e attraverso l’applicazione di “norme sempre più a norma” (questa parola è un’arma nucleare in mano ai burocrati!) è stato messo e presto l’obiettivo finale sarà raggiunto: paese annientato! Ora, siccome la foto del mio profilo Facebook mi ritrae nel casottino di partenza del Crocicchio insieme a due pale al posto delle racchette, perché quel giorno, insieme a tanti appassionati dello Sci club Amiata, eravamo a sistemare gratuitamente la pista per le gare del Trofeo Pinocchio; vorrei con tutto il cuore che questa foto non si sbiadisse e che potesse ancora rimanere attuale. Una cosa è certa: se dovessero buttare giù i casottini io chiederò di togliere il nome del mio babbo dalla pista del Crocicchio visto che lui è stato uno dei tanti volontari che li hanno costruiti negli anni Sessanta.
P.S. Non sono un navigatore di Facebook ma chiedo a chi è più esperto di divulgare questa notizia a tutti gli appassionati; e se è il caso di darci appuntamento al Cantore per protestare contro tale barbarie.
Fonti Pagina Facebook Giorgio Viti La foto di copertina della pista Crocicchio-Dedo è ripresa da www.amiataneve.it
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