Firenze. "A flood of sound": il Maestro Francesco Traversi, ricorda la tragica alluvione

Ancora un’importante partecipazione e riconoscimento per il maestro di musica di Piancastagnaio Domani sera, sul lungarno di Pontevecchio, un appuntamento musicale a ricordo dei tragici eventi del 1966 Ancora un successo, che vede partecipe, il bravo musicista e compositore, Francesco Traversi di Piancastagnaio. Questa sera a Firenze, nell’ambito del prestigioso Festival Internazionale “Italian Brass Week”, presenterà in prima assoluta lungo l’Arrno in Pontevecchio, il suo poema sinfonico “A Flood of Sound”, in ricordo della tragica alluvione di Firenze, avvenuta nel novembre di 50 anni fa. Un appuntamento clou per il festival, dove suoneranno dieci ottoni sulle barche dei renaioli, mentre altri cento sulla riva dei Canottieri, raffigureranno Firenze, in una sorta di storia d’amore, in cui l’Arno, in quel terribile anno bisestile, tentò di affogare la città. Firenze_A_fllod_of_Sound Proprio la diciassettesima edizione del Festival sta coinvolgendo i più prestigiosi spazi cittadini. Un onore e un altro importante riconoscimento per il maestro Francesco Traversi, reduce da importanti teatri europei e internazionali. Del resto, la sua biografia, ci mostra talmente chiaramente la passione e la voglia e il giusto riconoscimento della critica e degli addetti ai lavori, che ormai ogni commento rischia di apparire superfluo. Di Francesco Traversi, qualche anno fa, insignito del premio “Cittadino Meritevole di Piancastagnaio”, dovremmo ricordare tante cose, come la sua elaborazione di colonne  sonore di famosi film, i suoi stage in America, dove ha partecipato a numerose manifestazioni e dove fu selezionato per la realizzazione di colonne sonore. La sua crescita musicale, iniziata nei conservatori di Firenze e Siena, con maestri famosi come Berio, Morricone ed altri, e i suoi prestigiosi diplomi, ne fanno uno delle eccellenze amiatine e italiane. Vogliamo ricordare Francesco, amiatino, per una delle tante belle iniziative che ha tenuto sull’Amiata, come la direzione di una Messa solenne, da lui composta, eseguita dal coro e orchestrali di Santa Cecilia, nella splendida Abbazia del Santissimo Salvatore ad Abbadia San Salvatore. Un’opera che ebbe il plauso e la benedizione dell’allora Pontefice, oggi emerito, Benedetto XVI°. Ed ancora, la realizzazione dell’inno alla Croce dell’Amiata, eseguito durante la Messa, celebrata dal Cardinale Angelo Comastri, Arciprete della Basilica Vaticana, per ricordare i cento anni dalla riedificazione dell’insigne monumento. Al  maestro Francesco Traversi, Amiatanews, augura il successo ed una emozionante esperienza di questa sera.


Riprendiamo la biografia del Maestro Francesco Traversi, dal sito ufficiale www.francescotraversi.it
Iniziato lo studio del pianoforte a Siena, dopo la maturità si trasferisce a Firenze dove prosegue gli studi musicali presso il Conservatorio Statale “L. Cherubini”. Il fervido ambiente culturale di quegli anni ed il provvidenziale contatto con musicisti del calibro di Stockausen, Xenakis e Berio sono determinanti per la maturazione del linguaggio compositivo del giovane musicista. Dopo il conseguimento dei titoli accademici con onore e merito, arricchisce il proprio bagaglio culturale frequentando corsi e seminari di alto perfezionamento musicale. Studia Jazz nei corsi  tenuti dalla Berklee University of Boston a Perugia (R.Santisi, L. Monroe, G.Tommaso), musica per Cinema nei corsi organizzati dall’Accademia Chigiana di Siena sotto la guida del M° Morricone e del M° Piovani, Direzione di Coro con M° Morelli, Informatica musicale e Musica Elettronica a Padova con il M° Stroppa, Direzione di Orchestra con il M° Stefano Trasimeni (Seoul Philharmonic Orchestra-Korea)  e J. Perez Gomez (Music University of New Mexico – USA). Nel 2001 debutta nell’Opera Lirica durante il 65° Maggio Musicale Fiorentino con una commissione del Teatro Comunale di Firenze, in collaborazione con il Conservatorio “L. Cherubini” e l’Accademia di Belle Arti. E’ nominato “compositore in residence” dal 2003 al 2010 al “Festival Internazionale di Santa Fiora” che gli commissiona nuove opere per differenti ensemble e orchestre. Dal 1999 collabora costantemente  sia come Direttore che come Compositore con diverse orchestre e cori italiane ed internazionali. Si è distinto in diversi concorsi nazionali ed internazionali ricevendo premi, segnalazioni e riconoscimenti come, per citarne alcuni, lo Special Prize 2004 al “Modern International Composition Competition” di Dublino e il II° premio al Concorso Internazionale di Composizione Contemporanea “Alice bel Colle”2005, I° Premio al XIII Concorso Nazionale “La Bacchetta d’Oro” di Roma, “l’Aldobrandesco d’Oro” e il “Guido d’Arezzo” per meriti artistici e culturali. Nel 2009 il MiBAC, Legambiente e ICOM gli commissionano un lavoro sinfonico eseguito a chiusura  del Summit G8 dell’Aquila alla presenza di molte personalità del mondo della politica internazionale e della cultura. Nella sua carriera ha composto soprattutto brani di musica da camera, musica sacra, musica sinfonica, musica di scena, pezzi per strumenti soli, quartetti per archi, pezzi per orchestra, poemi sinfonici, opere liriche, quadri scenici per voci ed orchestra, brani per coro e per giovani esecutori, arrangiamenti, trascrizioni, strumentazioni per banda, ma anche musica per immagini, sperimentale, new age e leggera per un totale di oltre 150 lavori. Ha ottenuto commissione dalla prestigiosa Stanford University di San Francisco per un nuovo lavoro sinfonico eseguito in prima mondiale al Bing Concert Hall durante la stagione concertistica 2012-13. Parallelamente all’attività concertistica comincia la sua carriera di compositore di colonne sonore nel 1998 con il  film documentario dal titolo “Le vie dell’arte” della Cosmofilm Spa. Più recentemente compone le musiche per i cortometraggi “Exodus” e “The Light over the Stone”, infine firma l’intera colonna sonora del film “L.over.S”  (Love over Sickness). Nel 2013 si trasferisce negli Usa dov  si impegna come score assistant/orchestrator per il famoso compositore cinematografico “Golden Globe Nominee” Christopher Young nel suo studio a Los Angeles
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